L'Elisir d'amore sabato 30 gennaio al Teatro Comunale

L'opera lirica torna al teatro comunale. Dopo tanti anni di assenza e questo grazie all'Accademia Lirica internazionale di Gubbio che sabato 30 gennaio alle 21 presenterà il melodramma in due atti di Gaetano Donizetti "L'elisir d'amore". L'evento è stato presentato ieri mattina dal sindaco Orfeo Goracci e dal presidente dell'Accademia lirica Aldo Sartori.

"Un appuntamento importante - ha commentato il primo cittadino - e che si terrà nel teatro appena rinnovato. Si è optato per questa data, viste le diverse iniziative che si sono susseguite nell'ultimo periodo. L'invito è a partecipare numerosi alla serata."

"Dopo diverso tempo, l'opera lirica torna al teatro comunale - ha sottolineato Sartori - abbiamo pensato di riproporre 'L'elisir d'amore', già presentata questa estate al teatro romano, per la bellezza dell'opera. Abbiamo, rispetto alla scorsa estate, rinnovato lo staff dei cantanti e la direzione sarà affidata al maestro Vitaliano Bambini, direttore artistico dell'Accademia."

E proprio ricordando una delle finalità dell'Accademia Internazionale, di far conoscere la lirica anche a chi abitualmente non segue l'opera, Sartori ha ricordato che giovedì pomeriggio alle 17 ci sarà una prova generale a ingresso gratuito per le scuole, per gli ospiti dell'Astenotrofio Mosca e per la Comunità di Capodarco. Tra i prossimi impegni dell'Accademia la presentazione di un intermezzo, preceduto da una prima parte teatrale (probabilmente in collaborazione con l'associazione Crisalide) e un grande evento per la prossima estate al teatro romano, la possibilità in sinergia con il Rossini Opera Festival, della rappresentazione di una prima scrittura inedita del "Barbiere di Siviglia". Sartori ha poi introdotto "L'elisir d'amore", l'opera ruota intorno ad una vicenda d'amore contrabbandata come effetto di un magico "elisir". A dirigere l'Orchestra dell'Accademia sarà il maestro Vitaliano Bambini, la regia è di Mario Daccò mentre il Coro Lirico "Bellini"di Rimini è diretto da Riccardo Serenelli, pianista Giacomo Rocchetti