"Se l'anno scorso si partiva da Gubbio e si arrivava a Cesenatico, quest'anno arrivo e partenza sono concentrate nella nostra città (piazza Quaranta Martiri) a conferma che l'edizione passata si è rivelata un successo e la stessa amministrazione, dall'assessore Menichetti a tutta la giunta, hanno creduto nel progetto. Si può parlare dunque, a tutti gli effetti, di rally di Gubbio, di fatto del San Crispino ereditiamo il nome. Non dimentichiamo poi che nella settimana dell'evento, la kermesse motoristica è andata oltre l'aspetto squisitamente agonistico con un ritorno economico di una certa valenza. Alberghi e attività ricettive hanno registrato un'affluenza importante con presenze non solo di addetti ai lavori ma anche di tanti appassionati che da regioni limitrofe hanno colto l'occasione per trascorrere qualche giorno in città, in particolare dalla Toscana."In prospettiva un'altra novità potrebbe caratterizzare questo appuntamento.
"Con il fatto che la federazione intende riportare su terra ferma la prova italiana del Mondiale, (l'ultima fu fatta in Sardegna, ma quest'anno non si corre ndr) per via di tutta una serie di motivi, non ultimo quello economico, la nostra città è candidata a ospitarla. Sarebbe la ciliegina sulla torta, ma ancora è prematuro parlarne."L'anno scorso Campedelli, patron della manifestazione, aveva inquadrato il ritorno a Gubbio come una prova strategica. Quest'anno potrebbe essere la conferma con risvolti ancor più importanti in chiave futura. E allora torniamo alla tre giorni di fine aprile e primo maggio. Rispetto alla scorsa stagione per motivi logistici la manifestazione godrà di un parco assistenza più ampio, ossia nella zona industriale di Padule. La direzione sarà tutta condensata al centro servizi Santo Spirito. Un'occhiata ai risultati del 2009. Il successo andò a Piero Longhi e Maurizio Imerito al volante di una Skoda Fabia Super 2000 che precedettero sui gradini del podio Paolo Andreucci-Anna Andreussi su Peugeot 2007 e Luca Rossetti-Matteo Chiarcossi su Abarth Grande Punto. Da menzionare anche la sfortunata prova del pilota locale Paolo Minelli che a causa della rottura della coppa del cambio fu costretto al ritiro. Lo stesso Minelli così commentò il ritorno del rally dopo anni di silenzio:
"Un fatto assolutamente positivo, sterrati come quelli del Buranese hanno tutte le carte in regola per ospitare prove del campionato italiano."La tre giorni inizierà il 29 aprile con la presentazione della prova in piazza Quaranta Martiri: il 30 aprile e il 1° maggio, quindi rombano i motori
Guido Giovagnoli
Corriere dell'Umbria Venerdì 12 Febbraio 2010
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