domenica 14 marzo 2010

Festa dei Ceri di Gubbio anno 2010

Ogni anno, il 15 maggio, vigilia della morte del Patrono S.Ubaldo, si celebra a Gubbio la suggestiva Festa dei Ceri.
Sono tre colossali macchine di legno, formate da due prismi ottagonali appuntiti alle estremità, sovrapposti ed attraversati da un'asse, confitti e incavigliati al centro di una tavola chiamata "barella" a cui stanno fissate delle antenne trasversali che si posano sulle spalle dei ceraioli.
In cima, ogni Cero porta una statua: Sant'Ubaldo per il Cero dei muratori, San Giorgio per il Cero degli artigiani e commercianti, Sant'Antonio per il Cero dei contadini.
Questa la descrizione arida e fredda.
Ma quei Ceri portati da uomini forti, quasi invasi da umano e sacro furore, corrono come in un volo agile e potente per le ampie strade e piazze monumentali, per le discese paurose e le ardue salite, fino alla suprema ascensione al monte e al Santuario del Patrono Sant'Ubaldo, che ogni anno attende quasi tra le sue braccia benedicenti la corsa affettuosa dei suoi figli anelanti ed ansiosi.
Impressionante corsa, misteriosa sintesi di sacro e profano, simbolo di forza e di fede.

Programma:
Ore 5.30 – i tamburini danno la sveglia ai capitani
Ore 8.00 – la prima cerimonia solenne presso la Chiesetta dei Muratori, dove, celebrata la Messa, si sorteggiano i due futuri Capitani dei Ceri, dopodiché i ceraioli, preceduti dai tamburi e dai Gonfaloni della città, sfilano per le vie di Gubbio portando le statue dei tre Santi
Ore 10.30 – consegna del "mazzolin dei fiori" ai ceraioli e partenza della sfilata ufficiale fino a Piazza Grande, dove il Primo Capitano riceve le simboliche chiavi della città dai Consoli, insieme al Vescovo
Ore 11.30 – al segnale del Campanone, ha luogo l'alzata dei tre Ceri, preceduta dal lancio di tre artistiche anfore di ceramica locale
Ore 16.30 – ha luogo la sfilata dei ceraioli per le vie della città; intanto dalla Cattedrale esce la Processione religiosa con la statua di Sant'Ubaldo
Ore 18.00 – si scatena la frenetica corsa che, attraversando la città, porta i Ceri fino a Piazza Grande.
Da qui, i Ceri iniziano l'ascesa al Monte Ingino e precisamente alla Basilica del Patrono, dove i Ceri rimarranno poi custoditi fino alla prima domenica di maggio dell'anno successivo.
In serata feste e balli in tutte le piazze della città.

fonte: www.inumbria.net
Domenica 14 Marzo 2010

1 commento:

  1. è sempre un'emozione, anche se ormai non partecipo più, mi "limito" a vedere la festa dei Ceri via web, dalla Francia.

    Un'unica nota, al riguardo dell'inclusione della festa dei Ceri nel patrimonio immateriale dell'Unesco: Gubbio ha sempre sdegnato far parte del patrimonio dell'umanità. Ed è (stato) un errore, secondo me.

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