"processione del Cristo morto nel venerdì santo"con la benedizione della reliquia da parte del vescovo monsignor Domenico Cancian. Torna puntualmente, con tutto il suo misticismo e fascino, la manifestazione storico-religiosa di pietà popolare conosciuta attraverso i secoli come "Processione di Cristo Morto". Vengono ricomposti i costumi storici della città e, per esigenze di traffico e contingenti, studiato un itinerario confacente al momento. Venerdì Santo alle ore 21, come ormai da vari lustri, dalla Chiesa del Buonconsiglio in via del Popolo inizierà a muoversi il corteo con in testa il grande focolo, i tamburini, gli armigeri, le bandelle delle Università dei mestieri, il Magistrato e i Dignitari, la Benda e i mazzieri, la Croce Penitenziale oro-nero, quella dei Battuti, il teschio sul cuscino rosso, i focolieri che precederanno i confratelli del Buonconsiglio con gli antichi paludamenti dai cappucci "irti" portanti a spalla il "cataletto" sul quale è deposto il simulacro del Cristo Morto. In via della Pendinella si uniranno i confratelli "bianchi" di Gesù Legato alla Colonna che, portando la statua della Madonna Addolorata, proseguiranno per via Marconi, via dei Gauri, via della Mattonata, via Borgo Farinaio fino a porta Santa Maria dove si "accoderà" il clero e la popolazione. L'illuminazione a fuoco vivo e le focole accompagneranno il corteo e sarà la sola illuminazione viva della città oscurata.
(p.p.)
Corriere dell'Umbria Venerdì 2 Aprile 2010
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