mercoledì 26 maggio 2010

550 volte il Palio della balestra

Siamo vicini a un'edizione particolare del Palio della balestra, espressione autentica e genuina delle più gloriose tradizioni della città, che, come i Ceri, è dedicato al santo patrono Ubaldo ed è in programma domenica 30 maggio. Dal 1461, salvo brevissime interruzioni per cause belliche, Gubbio e San Sepolcro danno vita al Palio.
"Una storia lunga 550 anni - spiega Ubaldo Orlandi, presidente della società balestrieri - risale al 1461, infatti, il documento più antico nel quale si fa menzione del Palio conservato oggi nell'archivio storico eugubino. É contenuto nella cronaca di Ser Guerrierus ser Silvestri Angelelli Manni de Campionibus, che recita: 'La domenica se balestrò el palio, et la compagnia de sancta Crocie andò con molte donne a fare compagnia a madonna (Batista Sforza) la quale andò a vedere balestrare'. Per questa plurisecolare ricorrenza, quest'anno la grande novità del Palio riguarda la presenza del corteo storico di Urbino - prosegue Orlandi - una cinquantina di persone che apriranno la sfilata incentrata sulle figure del duca Federico II da Montefeltro e Madonna Battista Sforza da Urbino. L'altra presenza-novità nella sfilata è rappresentata da Alessandra Casagrande, di origini eugubine, neo miss Italia in Lussemburgo che a fine giugno rappresenterà il Granducato nella finale mondiale del concorso miss Italia nel Mondo."
Intanto si conoscono altri due aspetti in vista di domenica: l'autore e l'opera del Palio 2010 e la dedica. Come accade ad ogni edizione, la sfida a colpi di veretta tra Gubbio e Sansepolcro ha un pensiero speciale per non dimenticare chi nel corso degli anni si è distinto per aver valorizzato l'arte della balestra. Il Palio porta la firma della fiorentina Paola Imposimato. Laureatasi all'Accademia delle belle arti di Firenze dopo aver conseguito il diploma al liceo artistico statale nella medesima città, ha all'attivo svariate mostre personali e diverse realizzazioni di drappelloni dei tradizionali palii di rievocazioni storiche, tanto da essere definita "la pittrice del Palio". Dall'artista al ricordo. Quest'anno il classico omaggio al balestriere va a Carlo Mariotti, che è stato costruttore di balestre e negli anni '70 ha avuto la capacità e il merito di avvicinare tanti giovani all'arte della balestra rendendosi disponibile a insegnarla. Si è inoltre contraddistinto per l'attaccamento continuo alla società che si manifestava con la presenza quotidiana al balipedio, il campo da tiro dei balestrieri. Non va dimenticato che Carlo Mariotti ha vinto il Palio nell'ultima gara da lui disputata
Guido Giovagnoli
Corriere dell'Umbria Mercoledì 26 Maggio 2010

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