martedì 25 gennaio 2011

Al Giometti debutta Cinelivex

La spettacolarità del cinema, la magia del live e una x per indicare il mistero. Sommato fa Cinemalivex il format rivoluzionario nato dalla mente del regista altotiberino Lorenzo Lombardi (Whiterose picture) e dalle intuizioni artistiche dell'attore teatrale toscano Lorenzo Berti. In una piccola sala di provincia, come tante, una sera un bravo giovane attore mette in scena una sua versione dell' "Hamlet" di Shakespere. Un lavoro artigianale, frutto di studio e ricerca, poche persone ad applaudirlo, ma quei pochi escono carichi di emozioni. L'attore sul palco è Lorenzo Berti e fra il pubblico c'è Lorenzo Lombardi. "É stato allora che mi sono domandato perché un prodotto di questo tipo - racconta Lombardi - non arriva a un pubblico più ampio e non può richiamare masse. Cosa serve di più?". "La spettacolarizzazione" è la risposta. Da qui l'idea di trasportare l'artigianalità e la sapienza del teatro al cinema. Complice la tecnologia chiamata a dare, tra effetti speciali e colpi di scena dal vivo, un valore aggiunto. Il terzo fondamentale partner nell'operazione arriva di conseguenza: Massimiliano Giometti dell'omonima società familiare che gestisce il mercato delle multisale in cinque regioni italiane e ha quasi il monopolio nelle Marche. É fatta. Il Cinelivex diventa realtà. Il 28 gennaio debutta in prima nazionale a Perugia, poi la compagnia farà tappa a Prato e Ancona. Nel capoluogo umbro si replica per tre serate, venerdì, sabato e domenica alle 21. La novità è stata presentata ieri alla multisala Giometti di Centova, dai tre principali fautori del progetto, insieme a loro alcuni artisti della compagnia: i musicisti Andrea Dall'Olio e Dario Lastrucci, lo scenografo Tommaso Giubilaro. La sceneggiatura di "Hamlet" è scritta da Lorenzo Berti che l'ha costruita sui sette personaggi chiave della tragedia del Bardo unendola alla cronaca nera di oggi. Berti parla della strage di Winneden in Germania. L'11 marzo 2009 è un giovane, Tim Kretschmer, a compiere un massacro nella scuola uccidendo quindici persone prima di togliersi la vita, quando stava per essere arrestato dalla polizia. Le cause di questo atto non sono e non saranno mai chiarite: uso sbagliato di psicofarmaci, solitudine estrema, follia. "Mi sono chiesto come mai un ragazzo può arrivare a un tale livello di disperazione - riflette a voce alta Berti -. Ho voluto ricreare teatralmente la stanza di Tim: opprimente, tre metri per tre e alta solo un metro e cinquanta. Vuota. Nel buio ho cominciato a creare vari livelli di emozioni e di stati d'animo. Ho tolta la faccia a Tim, l'ho spersonalizzato, tutti o nessuno, e ho pensato ad Amleto come la voce di quei ragazzi disperati e persi. Ho aggiunto la mia solitudine di attore giovane senza prospettive di futuro". Nel Cinelivex la storia inizia da un micro spazio e si estende visivamente su uno schermo di 13 metri con una definizione d'immagine di 24 mega pixel con i suoni della mente amplificati con l'effetto dolby surround. La musica accompagna l'opera con composizioni originali per un'ora e quarto di durata dello spettacolo. In sala, al via, si scatena l'inferno di Tim/Amleto. Il resto è tutto da vedere

Sabrina Busiri Vici
Corriere dell’Umbria 22 Gennaio 2011

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