"chiarimenti sul fatto che il collaudo che era in atto al momento del crollo non sia stato comunicato agli enti istituzionali e alla protezione civile" e "sulle implicazioni della costruzione dell'invaso in area sismica", prima di affrontare le questioni rilevanti che riguardano l'agricoltura.
"Ringrazio l'assessore Cecchini per le garanzie agli agricoltori sull'uso irriguo nei prossimi tre anni - ha affermato l'esponente della maggioranza - ma che succede agli agricoltori con i metri cubi persi, visto che pagano profumatamente l'acqua? Questo è un tema da affrontare insieme alla garanzia che non ci siano ripercussioni nei mesi estivi per quanto riguarda le ordinanze che stabiliscono gli orari di attingimento. C'è stato un problema, cerchiamo di non crearne altri agli agricoltori", ha concluso Monini. Allarme sulla sicurezza dell'invaso è stato invece espresso da Mauro Alcherigi che ha voluto rimarcare una questione ""c'è una preoccupazione fondata per la situazione della diga - ha rilevato Alcherigi - in presenza di due ipotesi per il crollo, il cedimento della fondazione o il cedimento dei giunti tra i conci, che destano inquietudine
". Prima dell'acqua da bere e dell'acqua per l'agricoltura - ha concluso il capogruppo del Prc - c'è il fatto che la diga è una minaccia che deve essere scongiurata. Se il direttore dell'Ente Irriguo non si spiega il crollo, come ha dichiarato di recente, da cittadino mi sento preoccupato e mi sarei aspettato una risposta tecnica certa, visto che è trascorso più di un mese dal crollo"
Claudio Bianchi
Corriere dell'Umbria Sabato 29 Gennaio 2011
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