martedì 6 agosto 2013

La liuteria nuova chiave dello sviluppo

Dare sbocchi operativi ed occupazionali a una esperienza di consolidata qualità come quella della Scuola di Liuteria di Gubbio integrando la formazione con la produzione diretta per creare posti di lavoro e valorizzare professionalità uniche.
É questo il progetto, interessante, delineato dal vicepresidente della Provincia Aviano Rossi nel concludere la tavola rotonda sul tema L'arte della liuteria: i liutai di Gubbio , svoltasi nell'ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana per iniziativa del Comune e della Gubbio Cultura e Multiservizi, nell'ambito della XXIV edizione di Gubbio Summer Festival, diretto dalla violinista Katia Ghigi.

La Scuola liuteria di Gubbio é una iniziativa di straordinaria importanza che qualifica l'intera regione ha sottolineato Rossi .
Le solide radici messe in trentacinque anni di attività portano a pensare che in futuro possa diventare qualcosa di più. Attorno alla scuola e all'arte della liuteria, che la Provincia sostiene da tempo con forte convinzione, si può realizzare un progetto ambizioso e stimolante: non solo formazione ma anche produzione con una prospettiva professionale e occupazionale ancora più importante compresi i suoi riflessi economici.
Costruire un programma serio ed efficace può rappresentare un'ulteriore svolta.
Un messaggio e un segnale commentati positivamente dal dirigente del settore turismo e cultura del Comune, Raoul Caldarelli, che alla tavola rotonda ha portato i saluti del commissario prefettizio Maria Luisa D'Alessandro, oltre che da Roberto Tanganelli, amministratore unico di Gubbio Cultura e Multiservizi che gestisce la scuola.
Tra i vari interventi da segnalare le testimonianze dei liutai Giuseppe Quagliano di Jesi e Lorenzo Frignani di Modena, che hanno riconosciuto l'importanza avuta nella loro formazione dalla scuola eugubina, fondata nel 1978 dal maestro Guerriero Spataffi, l'indimenticabile vigile buono (di professione era infatti agente della polizia municipale) e la sua indimenticabile soffitta di Via Savelli della Porta, salotto e laboratorio dove sono nate originali intuizioni che hanno innovato la liuteria e dove sono passati artisti, studiosi, critici, giornalisti. La sua opera é stata portata avanti e sviluppata dall'allievo Ildebrando Minelli.

Corriere dell'Umbria Martedì 6 Agosto 2013

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