sabato 11 dicembre 2010

L’Isola Energetica dell'Altotevere

E-campus Progetto per attuare le energie rinnovabili Duecentoquarantacinque milioni di kw\h. Non una cifra ma un obiettivo o, per dirla alla maniera di Enrico Vincenti, esperto di fonti rinnovabili, energia e sviluppo sostenibile, "la realizzazione di un sogno; l'autosufficienza energetica dell'Altotevere."Questo sogno si chiama  "Isola Energetica dell'Altotevere"e rappresenta non solo la capacità della vallata di "affrancarsi" dall'utilizzo di fonti fossili, ma di concepire un futuro nel segno del rispetto ambientale e dell'ecosostenibilità. E quella di Vincenti è stata una panoramica puntuale ed esaustiva delle potenzialità e delle linee guida entro cui la politica, a partire dalle istituzioni, sarà chiamata a muoversi nell'immediato futuro. Come dire: abbiamo strumenti, tecnologie e un territorio ricchissimo dal punto di vista dell'integrazione delle fonti. Ora è necessario che la politica e quindi le diramazioni che lo Stato ha nei territori (Regione, Provincia e Comuni) si adoperino affinché l'ambiente venga tutelato e le sue potenzialità energetiche adeguatamente potenziate. Il progetto, ideato dallo Studio Vincenti e dall'Università E-Campus che vanta proprio un corso di laurea in Ingegneria Industriale ad indirizzo energetico, fiore all'occhiello per lo studio delle energie rinnovabili (presente all'Auditorium il patron Francesco Polidori ndr) consiste nella creazione di un'area sul territorio dell'Alta Valle del Tevere per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Un territorio che produce tanta energia quanta ne assorbe; in pratica un'area energeticamente autosufficiente per tutti i suoi fabbisogni. Un modo per rispondere come hanno rimarcato Gianfranco Chiacchieroni e Domenico Caprini in rappresentanza della Regione e della Provincia di Perugia
"per rispondere ad una crisi globale con una spinta locale." Magari "con una buona dose di coraggio - ha aggiunto il sindaco Luciano Bacchetta - e di spregiudicatezza proprio perché ripensare il futuro richiede anche il coraggio delle scelte."
E in tanti ieri hanno assistito alla presentazione di quello che chiamare progetto è quantomai riduttivo. L'Isola Energetica Integrata è la summa della tecnologia applicata alle energie rinnovabili. Dalle biomasse forestali, all'energia elettrica dagli impianti fotovoltaici passando per l'energia eolica, fino alla
"trasformazione dei rifiuti da problema a risorsa"

con un impianto di pressoestrusione combinato con un biogestore della frazione organica. Un progetto, questo, illustrato da Daniela Rossi direttore generale dell'Isrim. Straordinario l'impianto per il recupero di oli vegetali domestici attraverso un apparecchio prodotto da un'azienda locale. Un'altra ditta locale (la Spapperi ndr) ha progettato un macchinario di ultima generazione per produrre cippato (dai boschi). Attualmente, circa l'80% del riscaldamento della scuola di Pietralunga viene garantito dalla combustione di cippato. Insomma, un sistema integrato per garantire alla vallata la completa autosufficienza energetica

Sandra Biscarini

Corriere dell'Umbria Sabato 11 Dicembre 2010

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