domenica 5 dicembre 2010

La Funivia di Gubbio: 50 anni e non sentirli

Buon compleanno funivia. Cinquant'anni che hanno contribuito a far conoscere storia, devozione e tradizioni della città. Francesco Barbetti, presidente della società Funivia Colle Eletto, torna indietro nel tempo, ai precursori di un'idea rivelatasi vincente dopo un iniziale scetticismo:
"Il ricordo non può che andare a chi mi ha preceduto. A Zeno Cipiciani, la mente del progetto (la inaugurò il 3 dicembre 1960 ndr), ad Angelo Barbetti in carica dal 1983 al 1994 e all'onorevole Vinicio Baldelli in carica dal 1995 fino al 2000, anno nel quale ho rilevato il testimone. Ognuno, con l'impegno di una città intera, ha contribuito allo sviluppo graduale e costante della funivia sia negli aspetti organizzativi che in quelli più squisitamente di promozione turistica. E a proposito dell'onorevole Baldelli, mi piace citare il suo personale impegno presso la banca con l'accensione del mutuo occorrente per il rinnovo vita-tecnica della funivia (revisione ndr) in occasione del quarantesimo anno della struttura. Con loro non dimentico il ragioniere Luigi Fiorucci, anima amministrativa e organizzativa della società a supporto dei presidenti."
Barbetti ripercorre anche l'evoluzione dell'impianto societario:
"All'inizio fu una sottoscrizione cittadina con l'appoggio di alcuni imprenditori più facoltosi a mettere in piedi la funivia. Poi il sopraggiungere di inevitabili problemi legati ai costi di gestione, determinò il necessario supporto delle istituzioni, il Comune e la Provincia. L'aumento costante delle presenze e l'apporto gratuito dei consiglieri e dei presidenti che si sono avvicendati, hanno contribuito a far conoscere Gubbio e le sue tradizioni oltre che a finanziare la gestione e le manutenzioni oltremodo onerose."
Ha fatto riferimento all'aumento di presenze. In numeri, come si è concretizzata?
"Dalle 35mila presenze all'anno attestate nel primo decennio, sono più che raddoppiate. La media degli ultimi anni si aggira intorno alle 80mila presenze."
Come è cambiata la funzione della funivia?
"All'origine era nata per gli eugubini. Spesso, in estate, era d'abitudine per le famiglie prendere la funivia. Le mamme avvicinavano i propri bimbi a Sant'Ubaldo ma li portavano anche a trascorrere momenti di allergia al parco di Coppo. Poi l'hanno scoperta e apprezzata i turisti. In parallelo, anche con i cambiamenti dello stile di vita, è un po' scemato il rapporto con gli eugubini. Da queste pagine colgo l'occasione per invitare a riscoprire la funivia. Soprattutto ai nonni che, attraverso essa, possono portare i nipoti ad ammirare Gubbio dall'alto e raccontargli, chi meglio di loro, le bellezze della città e le sue radicate tradizioni. Non a caso abbiamo pensato anche a un abbonamento speciale a prezzo agevolato per gli over 60 e gli under 18."
Francesco Barbetti chiude con un pensiero all'opera di Nello Bocci e alla nuova sistemazione dell'area della stazione di partenza:
"L'opera di Bocci va intesa come segno tangibile di questo 50esimo compleanno, quello che ho definito, in riferimento alla nuova area, l'angolo dei ricordi. Ricordi positivi di una città intera che ha aderito al progetto."

Parole di Barbetti, infine, anche per la ditta Edilservice, che in tempi brevi ha permesso la realizzazione di quell'angolo dei ricordi

Guido Giovagnoli

Corriere dell'Umbria Venerdì 3 Dicembre 2010

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