lunedì 8 settembre 2008

Umbertide festeggia il Santo Patrono, la Madonna della Reggia

Sono i giorni di festa più intensi e vivaci per la comunità umbertidese, che proprio oggi festeggia il Santo Patrono, la Madonna della Reggia.
Il momento religioso più importante si vive come al solito presso la Chiesa Collegiata, dove alle ore 11,15 ci sarà la Santa Messa, con la solenne celebrazione officiata dal vescovo, monsignor Mario Ceccobelli.
Durante la settimana in Collegiata ci si è preparati alla manifestazione religioso con la preghiera del rosario e ieri sera con la processione in onore del patrono per le vie del centro storico.
Quali sono le origini di questa festa? Perché Umbertide affida la sua protezione alla Madonna della Reggia? Tutto trae origini da quello che è chiamato "Il miracolo della Madonna della Regghia."
Fu la manifestazione che suscitò l'esplosione di devozione popolare che portò alla costruzione della grande e maestosa chiesa della Madonna della Regghia, la Collegiata.
Siamo nell'anno 1556, il giorno 14 settembre. Alla Fratta ci sono molte chiese, ma anche diverse "maestà" (edicole con un'immagine sacra) e diverse cappelle.
Una di queste era posta su di un terreno di proprietà di Francesco Graziani, nobile di Perugia a meno di 20 metri dall'attuale Collegiata.
La mattina del 14 settembre, una bambina di sette anni, figlia di Orlandino Vibi, che era nata con una grave malformazione in una gamba, tale da non poter camminare senza sostegno, mentre stava pregando davanti a questa immagine "dicesi che questa gli parlasse" e immediatamente"si trovò libera e sana e camminò francamente."
Il clamore dell' avvenimento spinse il vescovo di Gubbio a compiere una visita pastorale a Fratta di due giorni, mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre 1556.
L'evento creò un movimento popolare straordinario: la Madonna della Reggia divenne la Patrona della città.
Tutta la comunità, civile e religiosa, volle costruire una grande chiesa lì vicino in onore della Madonna, la cui immagine era raffigurata dietro il piccolo altare della chiesetta.
Anche lo stemma della città rende onore al suo patrono. Fino agli inizi del Seicento lo stemma di Umbertide riportava solo le tre arcate del ponte sul Tevere e tre torri.
Sotto la spinta della devozione popolare venne inserita anche la sigla Fov, cioè Fracta Oppidum Virginis, Fratta città della Vergine.
La festa del patrono vedrà stasera anche il tradizionale concerto della banda "Città di Umbertide". Sarà una serata speciale perchè la banda di Umbertide proprio quest'anno festeggia i 25 anni di attività sotto la direzione del maestro e direttore artistico Galliano Cerrini.
Durante la serata saranno eseguiti i brani salienti che hanno caratterizzato la storia musicale della banda di Umbertide in questi 25 anni di attività.
Ogni brano sarà presentato con un commento specifico che illustrerà il momento storico in cui è nazione pensato o eseguito per la prima volta.
Saranno ricordati le centinaia di musicanti che hanno suonato con entusiasmo e passione nella banda di Umbertide in questo lungo periodo.
Festa del patrono significa anche appuntamento con la solidarietà. L'Associazione umbra per la lotta contro il cancro promuove stasera la consueta tombola in piazza. Presso i vari punti della città si possono acquistare le cartelle. In piazza Caduti del Lavoro c'è la chiusura della tradizionale pesca di beneficenza organizzata dall'Avis.
Nei giorni scorsi, lungo la fiera, negli spazi di piazza Marx, vari gruppi hanno raccolto fondi per solidarietà con i popoli del terzo mondo.

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