domenica 15 maggio 2016

"Sacco" di Burri del '54 battuto a NewYork a oltre sette milioni

Proprio quando sono in dirittura di arrivo le celebrazioni per il centenario della nascita di Alberto Burri, ufficialmente culminate lo scorso anno con la grande retrospettiva al Guggenheim museum di New York, è il mercato dell'arte a rendere ulteriormente onore ad Alberto Burri, regalando all'indimenticato genio della materia un nuovo record d'asta. Due giorni fa, nella serata newyorkese dedicata al contemporaneo e organizzata da Sotheby's, è stato battuto un "Sacco" di Alberto Burri per 7 milioni 306mila dollari. Si tratta di un'opera, olio su tela, realizzata dall'artista umbro nel 1954, appartenente alla famiglia del collezioni sta Morton G. Neumann. Alberto Burri è stato l'unico italiano nella top 10 dell'asta di arte contemporanea organizzata nella Grande Mela. Il primo posto, infatti, è stato conquistato da un'opera dell'artista statunitense Cy Twombly. La sua lavagna con spirali blu è stata battuta per 36 milioni 650mila dollari.

"I 'Sacchi' rappresentano le opere più inavvicinabili sul piano collezionistico quindi le più ambite e quotate dal mercato"
, commenta Rosario Salvato della Fondazione Burri palazzo Albizzini. L'ennesimo incanto da record,
"cristallizza la straordinaria potenza evocativa del maestro ma anche - aggiunge Salvato - la spinta propulsiva data dal Centenario."
Dopo anni difficili e dopo aver raccolto meno riconoscimenti sul mercato rispetto ad artisti suoi contemporanei, Alberto Burri si è ripreso la scena mondiale in maniera prepotente. Nel febbraio scorso, infatti, durante l'asta stellare che Sotheby's ha tenuto a Londra, "Sacco e Rosso" del 1959 - un'opera di inarrivabile qualità oltre a essere uno degli ultimissimi Sacchi realizzati dall'artista e soprattutto il più grande (149,9 ÷ 129,5 cm) dei 15, è stata battuta a oltre 9 milioni di sterline.
Il record londinese oltre ad aver stracciato in un solo colpo il precedente record che apparteneva a una "Combustione plastica", venduta nel 2014 a 4.674.500 sterline, ha segnato un punto di svolta definito epocale. Dal 1986 a oggi, infatti, sono state appena un migliaio le aggiudicazioni del lavori del maestro tifemate. Un elemento, questo, che oltre all'importanza della sua opera a livello storico artistico ne mantiene il mercato a livelli alti. Si stima che nel giro di nove anni Burri si sia rivalutato di sette volte e mezzo. Oggi, tutti gli analisti del mercato dell'arte sembrano essere concordi sul fatto che il 2016 sarà ricordato come l'anno del genio tifernate.

Corriere dell’Umbria  di Sandra Biscarini
Domenica 15 Maggio 2016

mercoledì 11 maggio 2016

Mettere in sicurezza la Strada Provinciale n. 252 di Fratticiola Selvatica

I cittadini di Fratticiola Selvatica in collaborazione con la locale Pro Loco, rappresentata dal presidente pro-tempore Giacomo Passeri, coadiuvato da alcuni volontari nel territorio, hanno presentato una sottoscrizione popolare per il ripristino e la messa in sicurezza della Strada Provinciale n. 252 di Fratticiola Selvatica.
Le condizioni, spiegano gli abitanti, sono quelle del degrado totale dell'asfalto con innumerevoli buche e interi tratti, dove non appena le condizioni climatiche si fanno un po ostiche si susseguono incidenti in maniera sistematica nei tratti citati nella denuncia.
Altre problematiche di tipo franoso insistono nel tratto che collega Fratticiola Selvatica a Bellugello nel Comune di Gubbio.
I Fratticiolesi non ci stanno ed armati di buona pazienza raccolgono oltre 250 firme e consegnano la petizione popolare a tutte le cariche regionali inclusa la provincia di Perugia quale gestore e responsabile della via pubblica.
Il comitato costituendo locale,spiega,
"non lasceremo al caso la sicurezza quale principio inderogabile degli abitanti del luogo e continueremo a batterci affinché venga riconosciuta la dovuta attenzione da parte dei amministratori locali."

Fratticiola Selvatica 2/05/2016

giovedì 14 gennaio 2016

La galleria della Guinza si può aprire presto

Gianluca Cirignoni, consigliere comunale di Citema, ma promotore di Altotevere Libero è da sempre attento a che venga utilizzata la galleria della Guinza, anche senza raddoppio e senza nemmeno quattro corsie, ma facendo una adeguata sistemazione della viabilità attualmente esistente. Cirignoni presente all'assemblea di presentazione del nuovo progetto a Sant' Angelo in Vado afferma

"Prendiamo atto con interesse del nuovo progetto che Anas e regione Marche hanno presentato recentemente a Sant'Angelo in Vado per il collegamento e l'utilizzo delle opere abbandonate che comprendono il traforo della Guinza. Riteniamo che, anziché spendere ulteriori somme di denaro per realizzare un tunnel gemello della Guinza, la priorità debba essere esclusivamente quella di ammodernare, mettere in sicurezza e collegare la galleria della Guinza e le opere stradali ad essa connesse, e parimenti abbandonate, con la viabilità ordinaria di fondo valle attraverso una bretella a due corsie moderna e sicura, che si allacci alla Ss 3/bis tra Selci e Pitigliano e alla Ss 73/bis subito a valle dell'abitato di Mercatello sul Metauro. I soldi risparmiati con la eliminazione del secondo tunnel dal progetto potrebbero essere destinati al miglioramento ed adeguamento della viabilità ordinaria di fondo valle.". "Con la nostra proposta inoltre si eliminerebbero le problematiche di attraversamento dell'abitato di Selci - aggiunge Cirignoni - anche in considerazione del fatto che mentre la E78 non ha più ormai una valenza strategica per il collegamento dei due mari, l'apertura della galleria avrebbe un forte impatto sull'economia delle nostre valli e costituirebbe un formidabile volano di sviluppo per commerci e turismo. Insomma colle gare la galleria della Guinza alla viabilità ordinaria, come sostenuto anche, dal sindaco di Sant'Angelo in Vado che si è fatto promotore della nostra proposta e da quello di Urbania, è intelligente, economico, di minor impatto e soprattutto necessario per il futuro dei nostri territori".

Corriere dell'Umbria Giovedì 14 Gennaio 2016

sabato 5 settembre 2015

La mostra del cavallo 2015 a Città di Castello

Saranno 1.000 i cavalli in mostra e ci saranno tanti spettacoli e tante novità alla prossima mostra nazionale del cavallo in programma dall'11 al 13 settembre prossimo alla Fat di Cerbara.
"La Mostra nazionale del cavallo si presenta con un eccellente programma a denotare un altrettanto eccellente stato di salute, che costituisce per noi un motivo di grande soddisfazione e un ottimo viatico per il prossimo anno, quando la manifestazione taglierà l'importante traguardo della cinquantesima edizione."
Nella conferenza stampa di ieri mattina nella residenza municipale tifernate, il sindaco Luciano Bacchetta ha presentato la 49esima edizione dell'evento.
"Questa città ha una vocazione naturale alla promozione del cavallo e delle attività equestri - ha osservato il primo cittadino - siamo quindi fermamente determinati a dare a questa manifestazione nuove e ambiziose prospettive, sulle quali stiamo ragionando, con la consapevolezza che questo settore ha potenzialità immense, che dobbiamo saper sviluppare facendo leva sulla nostra lunga tradizione e sulle nostre risorse."
Il sindaco ha quindi ringraziato la Fat di Cerbara per aver messo a disposizione la propria struttura anche per l'edizione 2015 della manifestazione, come da quarant'anni a questa parte senza soluzione di continuità. Di
"una rassegna che ha saputo crescere in una stagione di generale difficoltà"
ha parlato l'assessore allo Sviluppo Economico Enrico Cartoni, che ha evidenziato
"il ruolo crescente del Comune e della Regione al fianco della positiva azione di rilancio che è stata impostata dalla nuova presidenza Bizzirri ."
A illustrare il programma d è stato il presidente dell'associazione Mostra nazionale del cavallo Fausto Bizzirri, che ha segnalato con soddisfazione il grande interesse a collaborare con la manifestazione di tantissime aziende, professionisti e realtà associative del territorio.
"Un protagonismo che ci ha inorgoglito e fatto grande piacere, spingendoci a lavorare con ancora maggiore impegno e un programma di alta qualità"
, ha sostenuto Bizzirri, che ha messo in evidenza come la serietà del lavoro svolto abbiano permesso alla Mostra di ottenere il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e di Expo 2015-Milano, che ha incluso l'evento tifernate. Bizzirri ha ringraziato il Comune e la Regione dell'Umbria per il fondamentale supporto nell'organizzazione dell'evento e la Fat per la disponibilità delle proprie strutture.
"Abbiamo allestito un programma molto importante, di cui siamo molto soddisfatti - ha puntualizzato Bizzirri - siamo convinti che la Mostra saprà rappresentare al meglio il mondo del cavallo e riuscire ad essere punto di riferimento per gli addetti ai lavori e gli appassionati."

Paolo Puletti
Corriere dell'Umbria Sabato 5 Settembre 2015

venerdì 29 agosto 2014

Festa bianca dello sport 2014 a Gubbio

La Terza edizione della “Festa bianca dello sport”, che prende il via nel tardo pomeriggio di oggi (ore 18), con il saluto beneaugurante degli sbandieratori in piazza 40 Martiri (ore 18.30) alle prime ore di domani mattina (ore 2), non è solo divertimento e socializzazione, opportunità per stimolare tutti a misurarsi da protagonisti con una delle quaranta discipline sportive (con la novità del Bag Jump, piattaforma di 10 metri allestita in piazza 40 Martiri), a disposizione nelle varie piazzette e vie del centro storico, ma uno spot efficace per un messaggio preciso: Gubbio ha tutto, strutture, impianti e accoglienza, per inserirsi da protagonista nel segmento del turismo sportivo.

“Puntiamo con vigore ed iniziative come questa, pressochè unica nella zona - ha sottolineato l'assessore Francesco Pierotti riferendosi alla notte e al mese dello sport – Promuovono l'immagine della città oltre i propri confini, attirando presenze da più parti, grazie alle varie discipline sportive e ad un programma arricchito da incontri con personaggi di primo piano e convegni di approfondimento”.

Nella serata trova spazio anche la cultura. La Biblioteca Comunale infatti ha allestito 'Fit Books' , la palestra del leggere, una bancarella dell'usato dove poter comprare ad un prezzo simbolico i tanti libri donati e già posseduti dalla Sperelliana.
Il ricavato sarà destinato a nuovi acquisti. Per garantire una adeguata organizzazione della manifestazione curata dalla 'Leukos' con il patrocinio di Comune, Provincia, Regione e Coni, sono state introdotte modifiche al traffico ed alla sosta, con la chiusura fisica delle porte di accesso dalle 13 di oggi alle sette di domani, con i parcheggi ex seminario e funivia riservati agli autorizzati (settori a e b, dalle ore 9 di oggi alle ore 9 del 1 settembre), con divieti si sosta e sensi di marcia adeguati alle esigenze della manifestazione.
Fondamentale la comprensione e collaborazione di tutti. 

La Nazione Venerdì 29 Agosto 2014

mercoledì 6 agosto 2014

Ugo Dighero in scena al Teatro Romano

Il Cartellone della stagione di spettacoli classici al Teatro Romano dopo il successo ottenuto nella serata inaugurale da Paolo Rossi con il suo “L'importante è non cadere dal palco”, prevede per domani (alle 21.15) un altro appuntamento. Il secondo spettacolo vede Ugo Dighero impegnato in due tra i brani più divertenti di "Mistero Buffo" di Dario Fo. L'artista ripropone in chiave personale "il primo miracolo di Gesù bambino"e "La parpàja topàla", il tutto condito con la leggerezza e la poesia tipiche dei racconti dell'autore italiano attualmente più rappresentato nel mondo.
L'interpretazione simultanea dei personaggi delle due storie, consentono a Dighero di mettere in campo le sue capacità di attore, dando vita a una galoppata teatrale dal ritmo intenso, che promette risate a non finire.
Per informazioni e prenotazioni I.A.T. Gubbio, 75 922.06.93 - fax 75 927.34.09.
La Nazione Mercoledì 6 Agosto 2014

domenica 22 giugno 2014

Gubbstock rock festival 2014 è ecofesta

Sarà presente anche l'associazione Gaia al chiostro di San Pietro, dal primo al 3 luglio, durante il "Gubbstock rock festival 2014".
Da sempre il giovane staff del festival di musica, arte, cultura è infatti attento e sensibile a temi di sostenibilità ambientale e stili di vita ecocompatibili.
Grazie alla collaborazione con Gaia il punto ristoro della manifestazione estiva sarà completamente caratterizzato da materiali ecosostenibili, quali carta riddata e materiali biodegradabili in "materB".
Il Gubbstock ha ottenuto cosi tre foglie verdi dalla Regione e potrà fregiarsi quindi del marchio di "ecofesta".

Gaia nasce nel 2009 e a oggi è riuscita a intessere una intensa rete con scuole ed altre realtà del territorio, portando i propri valori e progetti in Italia, tra cui Forlì e Roma.
Proprio a Forlì partecipa alla "Notte verde" dedicata completamente a prodotti a basso impatto ambientale.
Lo staff, come ha ricordato Mauro Tagliaferri durante la presentazione del Gubbstock, porta avanti anche progetti di autosufficienza ed educazione ambientale nelle scuole.

Corriere dell'Umbria Domenica 22 Giugno 2014

giovedì 12 giugno 2014

Al via l’edizione 2014 delle fiere di Melisciano

Sabato e domenica si svolgeranno a San Giustino le tradizionali Fiere di Melisciano, arrivate quest'anno alla 16ma edizione.
La manifestazione fieristica propone espositori che coprono tutto l'arco merceologico, con particolare riguardo alla promozione e allo sviluppo delle attività industriali, artigianali e commerciali esistenti nel comune di San Giustino e nei comuni limitrofi. Una cinquantina di bancarelle rappresentative di tutte le categorie merceologiche, comprese quelle dei prodotti tipici ed artigianali, si snoderanno nel cuore del capoluogo sangiustinese per una due giorni ricca di iniziative.
Tra di esse due interessantissimi appuntamenti all'interno della prestigiosa cornice di Castello Bufalini; la prima, sabato (nell'orario 15,30-18) il Comune, la Soprintendenza e Poliedro Cultura pro pongono "Un Castello a fumetti", fantasia e creatività animeranno il pomeriggio del Museo in occasione delle fiere cono iniziative che coinvolgono i più piccoli, che, dopo aver scoperto vicende, amori e virtù dei personaggi che hanno abitato il Castello ma anche le opere d'arte in esso ospitate, daranno sfogo alla fantasia inventando un fumetto ispirato alle vicende della famiglia Bufalini.
La seconda iniziativa domenica 15 alle 10,30, con l'inaugurazione ufficiale del percorso "Gioielli ed abiti in mostra", rivisitazione degli abiti da sera attraverso la tessitura a motivi tardo rinascimentali e la colorazione del guado, accompagnati da creazioni orafe a tema, progettati e realizzati dall'istituto Giovagnoli di Sansepolcro.
Corriere dell'Umbria Giovedì 12 Giugno 2014

lunedì 24 marzo 2014

L’Arca di Sant’Ubaldo è un capolavoro

"L'Arca vecchia di Sant'Ubaldo, memoria e rappresentazione di un corpo santo"
è un capolavoro. Cosi l'ha giudicato il vescovo Mario Ceccobelli:
"Quando ho avuto tra le mani questo bellissimo volume, ho avuto la sensazione di chi avesse scoperto un piccolo tesoro tenuto segreto per tanti secoli."
Si tratta di una ricerca storico-artistica firmata dall'eugubino Francesco Mariucci, che vede luce con la benedizione della "Famiglia dei Santubaldari" nel quarantennale della sua fondazione, e riguarda una delle opere più importanti del Trecento eugubino: l'artistico sarcofago in legno che per circa quattro secoli ha conservato il colpo incorrotto del patrono.
"Un libro realizzato con una geniale regia, impreziosita da foto suggestive e intelligenti, degno suggello dell'eccezionalissima opera e della storia di Sant'Ubaldo"
ha detto il professor Andrea De Marchi dell'Università di Firenze, autorevole storico dell'arte medioevale che ha collaborato all'iniziativa con un prezioso saggio introduttivo e l'ha illustrata e spiegata non lesinando elogi all'autore. Lo storico Ettore Sannipoli, ha toccato un altro tema: Sant'Ubaldo che protegge Gubbio dal terremoto, Una "storia" che inizia il 15 ottobre 1693 quando venne aperta e fu fatta la ricognizione del corpo per asportare un piccolo frammento del labbro superiore da donare alla Granduchessa di Toscana Della Rovere.
La sera stessa venne un gran terremoto a Gubbio e qualcuno ricollegò il sisma con l'apertura dell'Arca, ma non ci furono vittime proprio per intercessione di Sant'Ubaldo. Sannipoli ha ricordato come dopo ogni scossa di una certa entità la cittadinanza andasse spontaneamente in processione lungo gli stradoni fino all'Arca con il corpo incorrotto del santo; e come dal 1730 in poi dopo ogni terremoto venisse portata in processione la Statua del Santo, Dalla ime del Settecento è la reliquia del dente di Ubaldo che viene portata in processione, la stessa reliquia che ancora oggi il vescovo di Gubbio porta il giorno della Festa dei Ceri. Quindi è stata la volta dell'autore del libro, Mariucci, che ha speso solo poche:
"Voglio ringraziare quanti hanno reso possibile questa mia piccola pubblicazione"
, ed è stato sommerso da un lunghissimo applauso. Quello finale deve andare al presidente della Famiglia dei Santubaldari, avvocato Ubaldo Minelli, che è testimonianza di come la Famiglia persegua finalità di solidarietà sociale per salvaguardare i valori civili e religiosi della festa dei Ceri nel rispetto dell'esempio e del pensiero di Ubaldo, il santo della riconciliazione.
Corriere dell'Umbria Lunedì 24 Marzo 2014

sabato 22 marzo 2014

Giò Di Tonno protagonista al Comunale di Gubbio

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La Musica aiuta a ricordare ed onorare la memoria di chi ha lasciato eredità preziose.
É questo il significato del concerto del celebre cantante ed attore Giò Di Tonno in programma questa sera alle ore 21 al teatro Comunale.
Promosso dalla Casa Famiglia Santa Lucia in collaborazione con gli enti locali, intende celebrare il centenario di madre Antonia Lalia, fondatrice dell'ordine delle suore che da anni operano a Gubbio sotto la guida di madre Dorotea Mangiapane.
La serata prevede anche la partecipazione dei Cantores Beati Ubaldi diretti dal Maestro Renzo Menichetti.
Durante lo spettacolo Giò ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera: dall' esordio a Sanremo'94, dove ha trionfato nella 58à edizione in coppia con Lola Ponce, al musical Notre Dame De Paris.
Non mancano poi tributi ai grandi artisti con i quali ha collaborate negli anni, come Riccardo Cocciante e Gianna Nannini, fino ad arrivare alle imitazioni che l'hanno portato alla vittoria assoluta del programma “Tale e quale show” di Carlo Conti.

La Nazione Sabato 22 Marzo 2014

venerdì 21 marzo 2014

Ventomania 2014: saluta l’arrivo della primavera

Toma "Ventomania", 29esima edizione del festival internazionale di aquiloni, a cura dell'associazione Aquilonisti Eolo Gubbio, che si svolgerà sabato e domenica al parco del teatro romano.

La manifestazione richiama sempre appassionati ed amatori dell'arte del volo, dall'Italia e dal Mondo e si svolge, come sempre, nel primo fine settimana primaverile.
"Ventomania" nasce nel 1984 grazie ad una felice intuizione della "Gubbio Fly" e nel 1999 viene ereditata dalla neonata Aquilonisti Eolo Gubbio (ad oggi conta oltre 30 iscritti) che porta la manifestazione e la tradizione eugubine nei maggiori raduni internazionali.

Sabato e domenica saranno presenti club italiani (circa 100) e dall'estero: Frederique Riquier (Frauda), Werner Baches (Germania), Martin Biais (Canada), Jeff Kuhns (Stati Uniti d'America).

Sabato: 14,30 accoglienza delegazioni e distribuzione aquiloni. Volo libero (9-19).
Domenica: inizio alle 9,30. Sarà attivato un laboratorio per realizzare aquiloni e distribuzione di 1.500 esemplari. Dalle 10 esibizione degli aquiloni e delle macchine da volo più originali.
Mostra fotografica Gas Gas al parco, gioco con gli scacchi giganti con "ScaocoMatto".
Alle 10 laboratorio di cucina "Piccoli sceff in volo".
Alle 14,30 combattimento di aquiloni rokkaku.

Presenti stand informativi con dimostrazioni sportive a cura di Basket Gubbio, Asd Rugby Gubbio 1984, Pallavolo Gubbio.
La partecipazione è libera, gratuita ed aperta a tutti. L'iniziativa ha il patrocinio di Regione, Provincia, Comune e Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi.

Corriere dell'Umbria Venerdì 21 Marzo 2014

venerdì 14 marzo 2014

Il Gubbio Summer festival continua a crescere

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Il Gubbio summer festival soffia sulle 25 candeline e festeggia con otto nuovi corsi.
Dal 21 luglio al 5 agosto toma la manifestazione che trasforma la città di Gubbio nella culla della musica sotto la direzione artistica di Katia Ghigi, che sfidando il periodo non favorevole per la cultura, con l'ausilio degli enti promotori anche quest'anno apre le porte a protagonisti assoluti del panorama internazionale.

Saranno 27 i corsi, 33 i docenti in arrivo e 8 le nuove sezioni tra fagotto, controfagotto, chitarra, composizione colonne sonore, musical, tecnica vocale, chitarra rock, musicista dalla a alla z.
Confermata la formula vincente dei concerti e delle masterclass.
Per quanto riguarda il violino, i docenti saranno Felice Cusano e Oleksandr Semchuk, per la viola Piero Massa, per il violoncello Giovanni Gnocchi, per la chitarra Roberto Taufic, mentre Tiziano Mealli e Michele Marvulli si occuperanno del masterclass di pianoforte e musica da camera.
Per i fiati ci saranno Mario Caroli e Giustina Marta per i corsi di flauto, Gabriele Mirabassi per il clarinetto, mentre David Brutti, Mike Applebaum, Fabiano Fiorenzani, Guglielmo Pellai-in terranno le masterclass di sassofono, tromba, trombone e corno.

Per il mandolino ci sarà Dorina Frati, Lucia Antonacci all'arpa e Fabio Furia al bandoneàn, per l'opera Stefano Mastrangelo, Stefano Piacenti e Taguchi Kosuke, per il canto gregoriano Giovanni Conti e padre Maurizio Verde.
Il corso di fagotto e controfagotto sarà tenuto da Michele Gladioli, quello di chitarra da Roberto Taufic e quello di musical dall'eugubino Fabio Vagnarelli che insieme agli Oblivion sta spopolando in tutti i teatri italiani.
Il corso di composizione di colonne sonore sarà tenuto da Bakalov, nome famoso per l'Oscar tributato al film "Il postino", quelli di musica moderna da Giacomo Castellano chitarra elettrica, Roberto Tiranti si occuperà del corso sulla tecnica vocale e sull'articolazione del suono, Alex De Rosso di chitarra rock e improvvisazione, strumentazione e sound e registrazione. Informazioni su corsi e costi sul sito www.gubbiosummerfàstival.it

Corriere dell'Umbria Venerdì 14 Marzo 2014

sabato 15 febbraio 2014

“Combustione plastica” di Burri venduta a 5,6 milioni€

Da un paio d'anni a questa parte i vari amministratori della Fondazione Collezione Burri Palazzo Albizzini, andavano dicendo che il valore delle opere del maestro Alberto Brri erano in ascesa e che le vicende giudiziarie avevano ammaccato l'immagine dell'artista e solo dopo che si sarebbero calmate le acque si poteva tornare ad apprezzare anche sul mercato d'arte il vero valore dei suoi quadri, delle sua intuizioni, delle sue visioni particolari nell'uso di materiali diversi rispetto al classico pennello.

La ultime aste danno una conferma "plastica" è proprio il caso di dirlo di questo. Infatti a Christie's è stata battuta un'opera denominata "Combustione plastica" che ha avuto una valutazione record. Oltre cinque milioni di euro, per la precisione 5 milioni 604 mila 726 euro.

A tanto è stata venduta, mercoledì in un'asta nella sede londinese di Christie's, una 'Combustione plastica’ realizzata tra il 1960 e il 1961 da Alberto Burri.
Una cifra che rappresenta un nuovo record mondiale per un lavoro del maestro di Città di Castello.
Stimata tra 1,5 e due milioni di euro, dopo essere stata lungamente contesa è stata aggiudicata ad nota famiglia di mercanti d'arte.

Il precedente record di Burri era stato segnato nel 2011 quando da Sotheby's una 'Combustione Legno' del 1957 era stata aggiudicata per 3.177.500 sterline.
Nello stesso giorno a Londra è stata battuta un'altra opera del maestro, 'Grande Bianco Plastica’, che è stata portata a casa da un collezionista italiano a 'solo' 1,7 milioni di euro.

L'asta londinese di arte italiana del secondo dopoguerra e contemporanea organizzata da Christie's, in tutto 109 opere appartenenti, pare, ad una coppia di coniugi italiani, ha totalizzato 38.427.400 di sterline (46.074.453 di euro), stracciando tutti i precedenti record.
Insomma è proprio vero che i ricchi sono sempre più ricchi e che quindi possono aumentare il loro capitale, non tenendo in banca i denari, ma avendo in casa un'opera d'arte unica come quelle del maestro Burri.

Questa vendita cosi importante a un anno circa dal centenario della nascita del maestro tifernate può rappresentare una grande opportunità per la Fondazione e per la città.
Adesso si spera che la crisi di Governo non blocchi per la definizione della legge, adesso incardinata al Senato, per la costituzione di un comitato di livello nazionale e internazionale per solennizzare nel migliore dei modi questo avvenimento e consacrare nel circuito mondiale davvero Città di Castello-Città di Burri".

Paolo Paletti
Corriere dell'Umbria Sabato 15 Febbraio 2014

martedì 21 gennaio 2014

I tesori di Burri a Città di Castello Ecco i luoghi del grande maestro

Ha Inventato un nuovo linguaggio espressivo attraverso l'uso dei materiali più diversi. Alberto Burri è uno dei maestri assoluti del Novecento e nome tra i più illustri dell'arte informale italiana: Città di Castello, che gli ha dato i natali, lo celebra con la 'Fondazione Burri', istituita nel 1978 per volontà dello stesso artistica, che possiede e gestisce l'unica raccolta completa esistente delle sue opere, in due straordinari musei.

Palazzo Albizzini e Ex Seccatoi del Tabacco, visitati e ammirati da turisti in arrivo da ogni parte del mondo.

Palazzo Albizzini, di origini tardo quattrocentesche, espone la produzione dell'artista dal 1948 al 1989, nell'arco di venti sale. La collezione comprende 130 opere, e cioè Catrami, Muffe, Gobbi, Sacchi, Legni, Ferri, Combustioni, Cretti e Cellotex, oltre ai bozzetti per scenografie e alcuni esempi della produzione grafica.
All'interno del Palazzo c'è una biblioteca specializzata sull'arte moderna e contemporanea, la fototeca di Alberto Burri e l'archivio. Le sale espositive del piano terra sono chiuse fino al 24 febbraio, per restauro.
Il percorso prosegue negli Ex Seccatoi di Tabacco, un complesso inaugurato nel 1990 che completa la collezione organica di Palazzo Albizzini.
La struttura risale alla seconda metà degli anni '50, voluta dalla Fattoria Autonoma Tabacchi per l'essiccazione del tabacco tropicale prodotto nell'Alta Valle del Tevere.
Venne poi dismessa negli anni '70 e nel 1978 Burri ottiene l'uso dei capannoni come laboratorio per la realizzazione di opere di grande formato. Quindi nell'89 l'acquisizione di tutto il complesso da parte della Fondazione ha dato l'avvio al progetto di recupero ed adattamento museale.

Oggi negli Ex Seccatoi sono esposte 128 opere realizzate dal 1970 al 1993, comprendenti i grandi cicli pittorici e sculture monumentali, anche sul prato all'esterno. I due musei si possono visitare fino al 31 marzo, dal martedì al sabato: 9.30-13 e 14.30-18, domenica e festivi: 10.30-12.30 e 15-18. (Da aprile a ottobre gli orari sono 9.30-12.30 e 14.30-18.30, domenica e festivi 10.30-12.30 e 15-19). Biglietto cumulativo 10 euro, una sola sede 6 euro con varie riduzioni. Informazioni sul sito www.fondazioneburri.org.

La Nazione Martedì 21 Gennaio 2014

domenica 5 gennaio 2014

L’Albero sul monte bigino resterà acceso due giorni in più

Resterà Acceso e potrà essere ammirato fino a domenica 12 gennaio, un paio di giorni in più del consueto rispetto al tradizionale 10 gennaio, l’"Albero di Natale più grande del mondo", come tale riconosciuto nel 1991 dal Guinnes dei primati, disegnato sul versante del Monte Ingino che guarda la città.
La decisione è stata comunicata dal "Comitato degli Alberaioli", i volontari che da trentatre anni, con oltre tre mesi di lavoro generoso e disinteressato, curano la realizzazione della straordinaria decorazione luminosa che ha consentito a Gubbio ed all'Umbria fama internazionale, ha deciso di regalare un "fine settimana natalizio" in più a concittadini, turisti e visitatori.
Al Comitato, tra l'altro, nei giorni scorsi ha fatto visita il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che ha voluto formulare di persona ai suoi componenti gli auguri per il nuovo anno. L'incontro è avvenuto nella sede di via della Piaggiola, presente il Presidente Lucio Costantini ed i componenti del consiglio direttivo: un cordiale brindisi ha sottolineato l'apprezzamento e il sostegno della Provincia e del Presidente Guasticchi in particolare, per una iniziativa che da oltre tre decenni riverbera fama e prestigio.
Al presidente Guasticchi gli "Alberaioli" hanno espresso il ringraziamento per il suo sostegno concreto al loro lavoro.

La Nazione Domenica 5 Gennaio 2014

sabato 21 dicembre 2013

Concerto di Natale della Filarmonica Puccini

Annuale appuntamento per il conceno di Natale che la Filarmonica Giacomo Puccini offre alla città stasera alle 21.15 al teatro degli Illuminati.

L'evento per la prima volta è promosso grazie al prezioso supporto dell'Avis. Un motivo in più per essere presenti è proprio il messaggio che la Filarmonica vuole lanciare. Quel necessario valore aggiunto al volontariato attivo e soprattutto della donazione del sangue, tanto più che il maestro, direttore della Filarmonica Puccini, è insignito di medaglia d'oro per aver superato le 50 donazioni.
Proprio Francesco Marconi si è fatto promotore dell'evento per avere una collaborazione diretta con l'Avis.

Per l'occasione è stato scelto un programma importante con brani che rappresentano al meglio la musica italiana e internazionale. Sarà il presidente d'onore dell'Avis commendator Antonio Gasperini a significare il ringraziamento dell'associazione a tutti i donatori che ogni giorno in silenzio e nell'anonimato più completo salvano vite umane.
La manifestazione è nata anche per la precisa volontà della Filarmonica Puccini presieduta da Fabio Arcaleni e del presidente dell'Avis Paolo Celestini.
L'ingresso è libero e gratuito.

La Nazione Sabato 21 Dicembre 2013

venerdì 20 dicembre 2013

La Rocca d’Aries non si vende: è un bene di interesse culturale

La Rocca d'Aries non verrà più venduta dalla Regione? Stando a quanto dichiarato dal sindaco Mariano Tirimagni, questa ipotesi ormai sembra molto lontana. La direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria ha notificato a Regione e Comune il decreto di dichiarazione di Rocca d'Aries quale bene di interesse culturale.
"L'alienazione del bene - ha affermato il primo cittadino - a questo punto diventa un'opzione quasi impossibile. Sono molto soddisfatto. Contestualmente, il comune di Montone si è proposto di coordinare tutte le azioni utili alla valorizzazione dell'immobile, tra le quali il coordinamento tra le agenzie funzionali di Regione dell'Umbria e Club dei Borghi più Belli d'Italia. Sempre in questo senso sarà molto importante la nostra adesione alla Fondazione Metropolis, composta da Enti locali europei."
Corriere dell'Umbria Venerdì 20 Dicembre 2013

Preziosi reperti archeologici dai lavori di pavimentazione di Piazza San Pietro

Interessanti reperti archeologia stanno venendo alla luce durante i lavori, appena iniziati, per la pavimentazione di Piazza San Pietro, antistante la chiesa omonima.
Una sorpresa per modo di dire, visto che m fondo quell'area sta confermando la sua natura di “scrigno” che conserva ancora molte cose da svelare sul passato della città.
É bastato che le ruspe incominciassero a portare via il manto bituminoso ed iniziassero le operazioni di scavo, che è stato necessario l'intervento degli archeologi e degli specialisti, vista la qualità e quantità del materiale che veniva via via alla luce.
Nuove scoperte che aprono un nuovo fronte di conoscenze e che andranno ad arricchire il patrimonio locale.
Si tratta di reperti di epoca romana, utilizzati come materiale di recupero, muretti da studiare, in particolare un apposito sistema emerso al centro della piazza, reperti ossei ed uno scheletro completo, quello che appare come il basamento del campanile originario della chiesa, posizionato al fianco della facciata, tegole, porzioni di sculture, tra cui uno splendido occhio di cavallo.
La Piazza, insomma, si sta confermando un piccolo scrigno da studiare ed analizzare; per ora si procede con cautela cercando di contemperare le esigenze dello studio con quel del cantiere. Ora bisognerà capire che impatto avranno questi ritrovamenti sui lavori di pavimentazione in corso, soprattutto in relazione ai tempi.
La Nazione Venerdì 20 Dicembre 2013

lunedì 16 dicembre 2013

La mostra Bum Grafica alla Galleria delle Arti di Città di Castello

Preziose carte dove Alberto Burri riversa appieno la sua creatività coniugata alla manualità.
Calcografie, acqueforti, serigrafie che seguiva personalmente nelle stamperie, foglio per foglio, affannando non poco gli addetti raramente abituati a vedere gli artisti prima del visto si stampi.
Ogni sua tavola finiva per diventare dunque un "unicum".

L'opportunità di una rilettura vasta di questa sua tecnica espressiva ci viene data da "Bum Grafica", la mostra alla Galleria delle Arti di Città di Castello che si protrarrà fino alla fine di marzo del 2014.
Con la grafica l'artista tifernate si è esercitato fin dall'inizio della sua attività artistica, quindi dagli anni Cinquanta: soprattutto calcografie, qualche rara edizione di libro d'artista, ma solo nei Settanta vi si applica con continuità attuando dei veri e propri sconvolgimenti alle regole della stampa, senza dimenticare che le prime esercitazioni le fece in città, all'Istituto Bufalini.
Raggiunge così in progress - fra l'altro condizioni di mimesi eccezionali rispetto ad alcuni dei suoi linguaggi pittorici, quasi una citazione 'trompe l'oeil' delle 'combustioni' e dei 'cretti'. Oltre questa auto traduzione, nella grafica Bum dove prevale un'esclusiva originalità rispetto alla pittura, conferma appieno la grande capacità di realizzazione dell'equilibrio formale e cromatico tipico delle sue composizioni.
Dunque, la grafica è elemento non secondario del lavoro del grande informale umbro, tant'à che nel 1973 gli venne conferito il Premio Feltrinelli per la grafica dall'Accademia dei Lincei - l'unico che accettò -, il cui ammontare devolvette al restauro degli affreschi del Signorelli a Morrà.

Alla galleria delle Arti si può leggere allora lo svilupparsi dell'esplorazione grafica burriana in una trentina di tavole a partire da una "Combustione" del 1959, al grande "Cretto" nero del 1971 col miracolo della carta che diventa materia plastica, al "All black", serigrafie monocrome delle quali Gigi Amadei, il patron della galleria, scrive nel depliant: "il peso forma, purissima ombra di scultura, scaturisce dal contrasto dei toni del nero lucido e del nero opaco, quasi un battito d'ala".
E ancora, il ciclo del "Sestante" del 1989, i "Neri" del 1992, fino all'elegante, ai limiti del lezioso, ciclo dell’Oro e nero: la preziosità escatologica dell'oro come alternativa possibile al pessimismo esistenziale del nero, l'ultima fatica grafica del 1993 di Burri.

martedì 10 dicembre 2013

Il santuario della Madonna delle Grazie riapre

Una folla di fedeli, tutta San Giacomo in particolare, tra sabato sera e domenica ha caratterizzato la riapertura al culto del santuario della Madonna delle Grazie.
Domenica alle 11 è stato il vescovo a presiedere la messa ufficiale della riapertura assieme al parroco don Andrea Czortek. Alla cerimonia è stato presente il prefetto di Perugia Antonio Reppucci, al quale il vescovo ha rivolto un particolare ringraziamento per il suo immediato e continuo interessamento per reperire le risorse necessarie per la messa in sicurezza del santuario dopo il sisma della scorsa primavera.

Con un cantiere aperto prima dell'estate e già conclusosi. Il presule tifernate ha auspicato, visto che in città ci sono ben tre chiese di proprietà dello Stato (Madonna delle Grazie, San Francesco e San Domenico) di proseguire in un proficuo e costruttivo confronto per assicurare i necessari interventi che possono essere garantiti attraverso il Fee e attraverso le risorse della Curia. In particolare il vescovo Candan ha rivolto la richiesta di un preciso impegno per trovare le risorse, si parla di circa 100mila euro, per la messa in sicurezza definitiva del campanile del Santuario che ora è chiuso e non può nemmeno essere visitato.

Le campane adesso sono quelle elettroniche. Domenica, giorno dell'Immacolata concezione ed essendo il giorno della riapertura del santuario è stata scoperta l'immagine della Madonna delle Grazie, opera di Giovanni di Piamente, allievo di Piero della Francesca, del 1456.
Sabato pomeriggio la chiesa è stata presentata alla cittadinanza nel corso di una conferenza dal titolo La Madonna delle Grazie e Città di Castello, al termine della quale è seguita una visita al santuario guidati dalla professoressa Sara Borsi.
La sera alla presenza del sindaco Bacchetta e dell'onorevole Walter Verini, alle ore 21, la Corale "Marietta Alboni" ha presentato il concerto Preghiera a Maria. In tanti hanno voluto partecipare alla riapertura al culto dopo i lavori post sisma

Corriere dell'Umbria Martedì 10 Dicembre 2013