sabato 15 febbraio 2014

“Combustione plastica” di Burri venduta a 5,6 milioni€

Da un paio d'anni a questa parte i vari amministratori della Fondazione Collezione Burri Palazzo Albizzini, andavano dicendo che il valore delle opere del maestro Alberto Brri erano in ascesa e che le vicende giudiziarie avevano ammaccato l'immagine dell'artista e solo dopo che si sarebbero calmate le acque si poteva tornare ad apprezzare anche sul mercato d'arte il vero valore dei suoi quadri, delle sua intuizioni, delle sue visioni particolari nell'uso di materiali diversi rispetto al classico pennello.

La ultime aste danno una conferma "plastica" è proprio il caso di dirlo di questo. Infatti a Christie's è stata battuta un'opera denominata "Combustione plastica" che ha avuto una valutazione record. Oltre cinque milioni di euro, per la precisione 5 milioni 604 mila 726 euro.

A tanto è stata venduta, mercoledì in un'asta nella sede londinese di Christie's, una 'Combustione plastica’ realizzata tra il 1960 e il 1961 da Alberto Burri.
Una cifra che rappresenta un nuovo record mondiale per un lavoro del maestro di Città di Castello.
Stimata tra 1,5 e due milioni di euro, dopo essere stata lungamente contesa è stata aggiudicata ad nota famiglia di mercanti d'arte.

Il precedente record di Burri era stato segnato nel 2011 quando da Sotheby's una 'Combustione Legno' del 1957 era stata aggiudicata per 3.177.500 sterline.
Nello stesso giorno a Londra è stata battuta un'altra opera del maestro, 'Grande Bianco Plastica’, che è stata portata a casa da un collezionista italiano a 'solo' 1,7 milioni di euro.

L'asta londinese di arte italiana del secondo dopoguerra e contemporanea organizzata da Christie's, in tutto 109 opere appartenenti, pare, ad una coppia di coniugi italiani, ha totalizzato 38.427.400 di sterline (46.074.453 di euro), stracciando tutti i precedenti record.
Insomma è proprio vero che i ricchi sono sempre più ricchi e che quindi possono aumentare il loro capitale, non tenendo in banca i denari, ma avendo in casa un'opera d'arte unica come quelle del maestro Burri.

Questa vendita cosi importante a un anno circa dal centenario della nascita del maestro tifernate può rappresentare una grande opportunità per la Fondazione e per la città.
Adesso si spera che la crisi di Governo non blocchi per la definizione della legge, adesso incardinata al Senato, per la costituzione di un comitato di livello nazionale e internazionale per solennizzare nel migliore dei modi questo avvenimento e consacrare nel circuito mondiale davvero Città di Castello-Città di Burri".

Paolo Paletti
Corriere dell'Umbria Sabato 15 Febbraio 2014

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