martedì 1 dicembre 2009

Il crocifisso nella basilica di Montecorona di Emanuele Ventanni

Nella neoeletta basilica di Monte Corona, con la messa celebrata dal parroco don Renzo Piccioni, si è conclusa la lunga celebrazione del festeggiamento del millenario dell'abbazia di San Salvatore. Nell'occasione è stato mostrato ai fedeli e benedetto dal parroco il nuovo crocifisso dipinto su tavola lignea dall'artista umbertidese Emanuele Ventanni.
Il dipinto, commissionato al maestro dall'amico Marco Moretti, ha affascinato i fedeli per il forte contrasto tra antico e moderno che crea nella navata della basilica superiore: il Cristo poggia sopra la croce come addormentato, non inchiodato come la tradizione ci tramanda, ma in quel limbo di immortalità che gli è consono. Su un fondo scuro che si sfuma in un dorato appare questa grande crocifissione obliqua, con un forte e suggestivo senso prospettico che fa immergere i fedeli all'interno della passione del figlio di Dio.
Emanuele Ventanni, noto artista umbro, stimato e conosciuto anche all'estero, non è nuovo a tematiche religiose, ma in questa occasione ha superato ogni aspettativa proponendo in questa nobile abbazia prettamente romanica un opera di forte impatto contemporaneo, ma senza spezzare l'eleganza dell'intero edificio. L'opera si sposa a meraviglie con i frammenti degli affascinanti e antichi affreschi trecenteschi. A questo importante appuntamento Ventanni è stato accompagnato anche dal pittore bielorusso Andrey Smolyak e dal suo team, venuti in Italia in occasione della mostra a lui dedicata nella pinacoteca comunale di Città di Castello. Di religione cristiana ortodossa, i bielorussi hanno con rispetto preso parte alla funzione religiosa, rimanendo incantati dall'opera benedetta e dall'imponenza della basilica. La più importante televisione bielorussa ha immortalato i momenti salienti della cerimonia portando le immagini della storica abbazia umbertidese nelle proprie terre in occasione di un reportage dedicato a Smolyak e a Ventanni, che il 10 dicembre inaugurerà a Minsk, capitale della Repubblica Bielorussa, una mostra personale. Con questa giornata si è concluso il festeggiamento del millenario della costruzione della parte più antica dell'abbazia, organizzata con amore per il luogo e per i suoi fedeli dall'attivissimo parroco don Renzo Piccioni Pignani.
Il monastero benedettino fu fondato nel 1008 da San Romualdo, fondatore dei monaci Camaldolesi. San Pier Damiani ne fu a capo nel 1050. Fu un monastero di grande importanza, tanto è vero che, nella seconda metà del 1200 ebbe, nella sua giurisdizione, 21 chiese. L'abbazia fu concessa, nel 1234, da papa Gregorio IX, all'ordine dei monaci Cistercensi; tornò ai camaldolesi nel 1434 per volere di papa Eugenio IV
Corriere dell'Umbria Martedì 1° Dicembre 2009

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