lunedì 3 gennaio 2011

Viva la Befana! Da Città di Castello a Roma

Partiranno da Città di Castello, quest'anno, i Re Magi attesi a Roma, in via della Conciliazione, il 6 gennaio, alle 10,50, per la 26 esima edizione del corteo " Viva la Befana! " . La manifestazione, promossa dall'associazione Europae Familia (Famiglie libere associate d'Europa) è stata ideata nel 1985 per contribuire a reintrodurre la festività dell'Epifania sul calendario civile. All'o ggi - riferisce una nota degli organizzatori - l'evento si prefigge di riaffermare e tramandare alle nuove generazioni i valori dell'Epifania. Il corteo sarà animato da numerosi gruppi di rievocazione storica, figuranti a cavallo, bande musicali, majorette. Le scenografie saranno ispirate ai territori dell'alta Valle del Tevere. Particolarità dell'edizione di quest'anno saranno la partecipazione dell'associazione di rievocazione storica Civiltà Romana che riproporrà la Legio XIII Gemina, composta anche da soldati umbri, e della Compagnia tifernate dei balestrieri, con sbandieratori e tamburini, al seguito dei maestri tiratori che mostreranno le capacità tecniche dell'alta scuola spagnola praticata in Umbria. Dopo l'Angelus, i tre Re Magi, come tradizione, raggiungeranno la Casa Pontificia, per recare simbolici doni a Sua Santità Benedetto XVI. Alla manifestazione, che è realizzata grazie all'attività di volontariato di decine di famiglie, associazioni e scolaresche, assistono ogni anno migliaia di spettatori. Un evento storico, tra il sacro ed il profano, alla cui realizzazione contribuiscono decine di professionisti, animati da uno spirito di solidarietà e di altruismo che negli anni si è rafforzato ed ha contribuito a creare nuove amicizie tra famiglie e comunità culturali, sportive o di volontariato, riunite intorno all'Associazione Familia. Viva la Befana - spiegano -
" è un dono che ogni anno le famiglie partecipanti fanno a tutte le famiglie del mondo, per simboleggiare l'universalità di questa istituzione naturale che, malgrado le insidie e le difficoltà alle quali è esposta, resiste nel tempo e rimane un forte baluardo di civiltà e di cultura, centro di sussidiarietà e gelosa custode delle tradizioni"
Corriere dell'Umbria Lunedì 3 Gennaio 2011

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