sabato 25 settembre 2010

Un tesoro sotto la Rocca di Umbertide

Scoperta una tomba di età romanica, risalente probabilmente al II secolo dopo Cristo, durante i lavori in corso a Umbertide sotto la Rocca per la realizzazione del parco della Reggia. La tomba era scavata sulla roccia, su uno strato sottostante la costruzione della Rocca, che avvenne circa mille anni dopo. La scoperta permette anche di chiarire un aspetto storico riguardante la Umbertide antica. Non era quindi vero che il torrente Reggia costeggiava naturalmente la Rocca se lì era luogo di sepoltura. Evidentemente la Reggia venne deviata per proteggere la Rocca dopo la sua costruzione. La tomba è stata ritrovata nel piano originario sopra cui venne costruita la Rocca. La salma, appartenente a una personalità importante dell'epoca, era stata cremata e deposta su una "lettiera" scavata nella roccia. La salma, coperta di legna e terra, fu cremata. I lavori di riqualificazione del torrente Reggia, che stanno riportando la piazza del mercato alla quota originaria, hanno permesso di stabilire che nel tempo si sono accumulati sotto la Rocca sedimenti di un paio di metri. Durante questi lavori la benna di una ruspa ha riportato alla luce la tomba romana. Perché possiamo essere certi che si tratti di tomba romana? Perché a partire dal II secolo avanti Cristo e fino a tutto il II secolo dopo si diffuse la pratica generalizzata di bruciare i corpi e la sepoltura divenne un'eccezione. Vennero istituite le "ustrina", delle aree sacre predisposte nei pressi di una o più tombe in cui venivano realizzate le pire. Normalmente all'interno del luogo di sepoltura veniva predisposto un corredo funerario, ma per quanto riguarda i corpi cremati questo corredo consistente in vasetti o brocche era scarno. E infatti a Umbertide è stato ritrovato solo un pezzetto di un coccio. Questo ritrovamento archeologico ci dice quindi molto sulla storia di Umbertide prima dell'anno mille. L'antica Fratta era quindi romana e probabilmente furono gli stessi romani a costruire il primo nucleo abitativo vicino alla piana del Tevere. Adesso la tomba verrà fotografata, misurata attentamente, riprodotta in alcune tavole che finiranno negli archivi della Sovrintendenza, che ha già effettuato alcuni rilievi. Per evitare che si diffondano voci non vere, va subito chiarito che questo ritrovamento archeologico non porterà all'interruzione dei lavori
Corriere dell'Umbria Sabato 25 Settembre 2010

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