sabato 10 luglio 2010

I Ceri bene immateriale dell'umanità

Decolla la candidatura della Festa dei Ceri all'elenco dei Beni Immateriali dell'Unesco, anche se in corsa ce ne sono molte altre (anche il Palio di Siena), e si può solo sperare che la documentazione da presentare al comitato internazionale possa fare la differenza. É quanto emerso dal convegno del tardo pomeriggio di ieri che ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune, alla presenza del sindaco Maria Cristina Ercoli, dell'assessore comunale alla cultura Lucio Panfili, dell'assessore alla Cultura del Comune di Perugia Donatella Porzi, e di Monsignor Panfili in rappresentanza della Diocesi. Oltre a loro erano presenti Luciana Mariotti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (con delega all'ufficio Patrimonio Mondiale Unesco), l'etnoantropologa Luisa Vietri e i rappresentanti degli enti ceraioli, nella fattispecie Aleandro Alunno presidente dell'Università dei Muratori, Lucio Lupini presidente del Maggio Eugubino, Ubaldo Minelli presidente dei Santubaldari, Enzo Panfili presidente dei Sangiorgiari e Alfredo Minelli presidente dei Santantoniari. Dopo i saluti del sindaco e l'intervento dell'assessore Donatella Porzi, che ha ricordato come il Comune e la Provincia stiano lavorando per l'attivazione di un centro di studi per le tradizioni popolari con sede nel Villino Marvardi, la dottoressa Luciana Mariotti ha sottolineato quanto sia fondamentale che Gubbio abbia una consapevolezza forte del fatto che la Festa dei Ceri debba essere trasmessa all'intera umanità e per questo salvaguardata.
"Leggendo la documentazione - spiega Luciana Mariotti - ho potuto constatare con piacere che c'è una comunità intera che vuole che la Festa dei Ceri diventi un bene immateriale dell'umanità, e il fatto che la Soprintendenza intervenga per salvaguardarli testimonia che esiste il giusto approccio. Naturalmente esistono anche altre candidature, e l'idea è anche quella di prenderne in considerazione alcune a tema, come potrebbe essere ad esempio, nel caso dei Ceri, quella delle feste con macchine a spalla, ma visto che il criterio deve essere ancora approvato l'obiettivo è quello di candidare quanti più elementi possibile. La Festa dei Ceri è una delle più complesse insieme al Palio di Siena, e tutto questo è testimoniato dal fatto che Gubbio ha ricevuto molte schede relative alla documentazione da presentare, perché l'inventarizzazione è basilare."
Di questo infatti ha parlato l'etnoantropologa Luisa Vietri, incaricata dal Comune di compilare la documentazione per la candidatura.
"Ho lavorato sul concetto di catalogazione-documentazione, inserendo gli aspetti dei Ceri con il supporto di materiale fotografico ma anche attraverso testimonianze dirette. Il prodotto finito è una serie di schede compilate da inoltrate al Ministero dei Beni Culturali che a sua volta presenta la candidatura al comitato internazionale dell'Unesco."
Si va avanti quindi con la consapevolezza che il patrimonio della Festa dei Ceri rappresenti una identità forte e profonda da consegnare ai beni immateriali dell'umanità, come sottolineato dai presidenti dell'Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e delle Famiglie ceraiole
Lorenzo Billi
Corriere dell'Umbria Sabato 10 Luglio 2010

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