"Non può mancare nella città di Mastro Giorgio - ha spiegato il presidente del Maggio eugubino Lucio Lupini - una interpretazione della Festa attraverso la ceramica. Come ogni anno, abbiamo chiesto a tre artisti, uno eugubino, un umbro e un terzo dal territorio nazionale di fornirci la loro lettura delle brocche. Siamo arrivati a 81 manufatti, una collezione che vogliamo valorizzare trovando una giusta collocazione. L'intenzione è anche di organizzare occasioni per mostrarla anche fuori città."Ad essere scelti quest'anno il ceramista eugubino Giampietro Rampini, il tuderte Bruno Ceccobelli (assente ieri per un imprevisto) e il castellano, ma piacentino di nascita, Gianfranco Budini. Ciascun artista ha riletto le brocche, la loro funzione e il loro valore simbolico di "contenitori rituali". A sottolineare la valenza della iniziativa la vice sindaco Maria Cristina Ercoli, che ha evidenziato la diversità di interpretazione tra i tre artisti. Le brocche sono state illustrate da Ettore Sannipoli. Rampini nella sua realizzazione ha rievocato il numero tre, inteso come passaggio del testimone tra generazioni. Aspetto generativo che torna nella stessa forma ad uovo, chiare poi le allusioni a Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio. Ceccobelli ha unito l'arcaismo di fondo all'eleganza gotica, forme allungate che sembrano ricordare i Ceri con una cromia che riecheggia le Tavole Eugubine. Moderna e provocatoria invece l'interpretazione di Budini con una attenzione particolare al movimento circolare che sembra richiamare le stesse "birate". Presenti ieri per l'occasione il vescovo Mario Ceccobelli, le istituzioni ceraiole, i capitani e i capodieci del prossimo 15 maggio. In queste giornate che precedono la Festa più attesa da tutti gli eugubini si susseguono gli appuntamenti legati ai Ceri. Stasera in cattedrale alle 21 la presentazione del nuovo piviale di Sant'Ubaldo, Realizzato in seta e oro zecchino
(a.m.m.)
Corriere dell'Umbria Mercoledì 12 Maggio 2010
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