In particolare, stavolta a protestare ed esprimere forti dubbi, sono i dipendenti del gruppo Agricooper, che ieri mattina hanno effettuato, presso lo stabilimento di San Secondo, le loro assemblee. Ma è l'intero comparto che desta forti timori, che sono stati espressi anche dalla Flai-Cgil attraverso la segretaria regionale, Sara Palazzoli. Durante le riunioni della Agricooper sono state messe in in evidenzia rabbia e forte preoccupazione dei dipendenti rispetto al loro futuro occupazionale. Da anni, infatti, questi lavoratori stanno portando il peso della crisi del settore sulle loro spalle.
"Quest'anno saranno solo 43 le giornate di lavoro nello stabilimento - afferma la Cgil in una nota -, si può vivere con così poco?"Nel corso delle assemblee, la segretaria generale Sara Palazzoli ha illustrato l'esito dell'incontro che si è tenuto pochi giorni fa presso la sede del Consorzio Bright Italia.
"In quella sede - prosegue la nota della Cgil - è venuta fuori tutta l'incertezza sul futuro del Consorzio, dettata dalla situazione generale del tabacco, anche per responsabilità del Governo, totalmente assente, con il ministro competente che è stato cambiato tre volte negli ultimi tre anni e con l'ultimo arrivato che è persino indagato per mafia."All'incontro era presente il presidente del gruppo Agricooper, al quale i tutti i lavoratori si sono appellati affinché si assuma la responsabilità di dare continuità alla lavorazione nello stabilimento di San Secondo.
"Il presidente ci dovrà dimostrare - ha affermato Sara Palazzoli - se ancora ha intenzione di difendere la lavorazione nello stabilimento. Non ci possiamo permettere che una realtà cooperativa che ha fatto la stori a del territorio, venga messa in discussione per mancanza di volontà a trovare una soluzione di continuità.Una situazione, quella dei lavoratori di San Secondo, che è emblematica di un intero comparto della storica produzione tabacchicola dell'Altotevere e che non riesce a trovare percorsi di riconversione adeguati.
La Flai-Cgil - prosegue ancora la nota - dell'Umbria fa appello a tutte le Istituzioni preposte, e in particolare modo alla presidente della Regione e all'assessore competente, da sempre in prima linea per la difesa del tabacco, per mettere in campo tutti gli interventi necessari per la salvaguardia di centinaia di posti di lavori.
La grande incertezza per il futuro costringe i lavoratori dello stabilimento di San Secondo, insieme alla Flai-Cgil conclude la nota - a dichiarare la stato di agitazione e quindi a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per difendere i posti di lavoro."
Nessun commento:
Posta un commento