domenica 5 ottobre 2008

La Biennale di scultura di Gubbio


Taglio del nastro ieri pomeriggio a Palazzo Ducale per la XXV edizione della Biennale. Un traguardo importante ha affermato l'assessore Menichetti sottolineando la volontà politica di organizzare l'evento culturale.
"Una manifestazione che dal 1956 ha conosciuto alti e bassi - ha aggiunto - si tratta di un appuntamento culturale importante per la città e per la regione.
Nel tempo inoltre è stato possibile acquisire un patrimonio d'arte straordinario, capace di contribuire alla creazione di nuovi linguaggi."
La Biennale quest'anno recupera inoltre l'aspetto iniziale offrendo anche un vetrina all'artigianato nel campo della ceramica in particolar modo con il premio "Aldo Ajò", con le opere selezionate tra i giovani artisti.
Non un punto di arrivo, ma di partenza li ha definiti questi 25 anni l'assessore, guardando alla possibilità di creare un museo stabile della scultura contemporanea.
Si sta lavorando per l'individuazione di spazi chiusi. Gli ha fatto eco in questo senso il sindaco Goracci
"Un luogo permanente, un museo della scultura può essere un obbiettivo.
Anche se c'è da fare i conti con disponibilità finanziare non facili, ma non è escluso che ci possano essere opportunità di realizzarlo."
Ad intervenire l'assessore provinciale Neri che sottolineando le "nozze d'argento" della Biennale ha ricordato le problematiche susseguitesi negli anni e allo stesso tempo le risorse sempre più misere assegnate alla cultura in genere.
"Per la Biennale come Comune e Provincia, abbiamo pensato a garantire le certezze per il futuro - ha detto Neri - questo grazie anche dall'anno di pausa che intercorre tra le manifestazioni.
Una sorta di 'tesoretto istituzionale' messo nero su bianco."
Curatore della Biennale per la quarta volta è Giorgio Bonomi, in collaborazione quest'anno con Cristina Marinelli.
"Sono circa 30 gli artisti in mostra di varie età, di diversi stili (astratto e figurativo) e di vario successo - ha detto Bonomi - presenze già note e gli emergenti.
Un museo internazionale della scultura permanente? è quello che auspico da tempo per Gubbio, anche se ho bene presenti quelle che possono essere le difficoltà finanziarie.
Ma certo Gubbio se lo merita."
Diverse le sezioni in cui si articola la mostra. Ieri sono state inaugurate "Collezione e Nuove presenze", la mostra evento "Omaggio a Paolo Icaro" e il Premio Ajò.
Per quanto riguarda Paolo Icaro, Bonomi ha ricordato che si tratta di un ritorno, fu vincitore alla Biennale di un premio nel '64 e che esporrà per la prima volta solo opere in pietra.
Da sottolineare inoltre la presenza dei giovani artisti provenienti dalla cinque accademie storiche non statali (Perugia, Bergamo,Ravenna, Verona e Genova).
Luoghi dell'esposizione Palazzo Ducale, Palazzo Pretorio, parco Ranghiasci e gli orti della cattedrale recentemente recuperati, un motivo in più per fruire della parte alta della città, è stato sottolineato.
Dal primo novembre invece prenderà il via la sezione
"Accademie: l'artista nel suo farsi"
e la Mostra concorso per l'artigianato ceramico.
Dal 13 dicembre infine la mostra evento
"Plastica/mente. La terra come materia"

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