Così a Città di Castello a festeggiare la decima edizione della mostra dei presepi napoletani, ecco arrivare le delegazioni di Camaiore e di Cascia.
Saranno due imponenti realizzazioni allestite negli spazi del Duomo a fare bella mostra.
Si tratta del presepe di circa 60 metri quadrati allestito nella Chiesa del Buon Consiglio e realizzato con la medesima tecnica dell'infiorata dai Maestri Tappetari di Camaiore e dei 50 metri quadrati che riprodurranno il Castello di Jesi a cura della Confraternita Jesina dei Mastri Presepisti e dell'associazione Amici del Presepio di Cascia.
L'idea di affiancare all'abilità delle miniature e ai dettagli delle riproduzioni in scala i volumi a due e tre dimensioni è il naturale proseguimento della manifestazione, che annualmente offre saggi diversi di una stessa antica passione.
L'esperimento era già partito nel 2007 con il Presepe di Sabbia costruito all'interno della chiesa di Sant'Apollinare con 630 quintali di sabbia di fiume in meno di 33 giorni e visitato in un anno da oltre diecimila persone.
"Anche se la mostra si tiene a Natale, i presepi di Città di Castello vivono tutto l'anno - dice Gualtiero Angelini, presidente dell'associazione tifernate Amici del presepio - in agosto si è tenuto un corso di Tecnica presepiale dei diorami, a cura degli Amici del Presepe di Cividino di Bergamo.I presepisti tifernati saranno infatti presenti a Montevarchi, Massa Martana, Roma, Martinengo, Figline Valdarno e Travia, solo per citare gli appuntamenti più importanti".
Dopo la tradizione fondante della scuola napoletana, vi sarà spazio per espressioni alternative quali i presepi di cartapesta, con lezioni tenute dai Maestri del Salento nel marzo 2009.
In questi dieci anni abbiamo imparato molto ed i nostri artisti hanno acquisito grande forgia tecnica ed estetica.
É un impegno da mantenere, non solo per il pregio dell'arte presepiale ma per chi ama Città di Castello e vuole sostenerne l'immagine in Italia e nel mondo."
L'ospite 2008 è l'America Latina, da cui proviene la Collezione di Presepi, presentata da Giuseppe D'Orsi e Pino Polcaro di San Giovanni Valdarno.
Nei giorni della mostra, dal 6 dicembre al 6 gennaio, saranno a Città di Castello i dodici ambasciatori sudamericani accreditati presso la Santa Sede per rendere omaggio ad una mostra, ormai conosciuta a livello nazionale per completezza di stili e varietà di opere.
Saranno infatti 200 le opere esposte tra cui anche una sezione dedicata ai presepi in cartapesta di tradizione salentina, realizzati dal maestro Mario Di Donfrancesco.
Cinquanta rinnovano la tradizione napoletana da cui l'evento ha origine e molti altri rappresentano scuole e filoni umbri ed italiani."
La mostra dei presepi di Città di Castello è diventata un evento di primo piano - dichiara il sindaco tifernate Fernanda Cecchini - e se è riuscita ad imporsi oltre il panorama locale, molto lo si deve alla qualità degli ospiti e degli allestimenti, selezionati nell'ambito di filoni o tradizioni spesso molto diverse tra loro.
Tuttavia la mostra non è soltanto una silloge tematica di stili ed abilità: la nazione ospite, quest'anno è stata scelta l'America Latina, rimanda allo spirito di pace e condivisione che si cela dietro l'iconografia classica del presepio, un simbolo che parla ad ogni popolo e che supera le divisioni di lingua e di cultura".
"Abbiamo scelto la mostra dei presepi napoletani di Città di Castello come copertina al mensile che annualmente diffonde le manifestazioni regionali del periodo natalizio - sottolinea Silvano Rometti, assessore regionale alla Cultura -.
Lo consideriamo un riconoscimento del lavoro che è stato svolto a favore della promozione del territorio". Inaugurazione sabato 6 dicembre alle 18
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