venerdì 15 maggio 2009

Corsa dei Ceri 2009 ci siamo!

Finalmente il grande giorno è arrivato. L'alba di un nuovo 15 maggio ha rischiarato il cuore e la mente di ogni ceraiolo, che in queste ventiquattro ore vivrà un turbinio di emozioni uniche ed irripetibili.
I Ceri, simbolo per eccellenza dell'eugubinità nonché emblema della Regione, tornano a inondare di gioia le vie della città di pietra con la propria irruenza, sospinti dall'ardore di chi mette la stanga sulla propria spalla e dalla devozione per l'amato patrono Sant'Ubaldo.
A Gubbio si dice: "Campamo 'n anno pe' 'n giorno", e questo giorno dopo una lunga attesa è di nuovo qui, pieno di suggestioni e sensazioni da consegnare al libro dei ricordi.
Indimenticabili saranno tutti gli attimi della festa per i tre Capodieci, Luca Faccenda (Sant'Ubaldo), Roberto Traversini (San Giorgio) e Marco Cancellotti (Sant'Antonio), che salendo sulle "barelle" alzeranno gli occhi verso la Basilica e riabbassandoli verso la folla di Piazza Grande, con il lancio della brocca, daranno il primo impulso vitale alla festa al momento dell'alzata.
Ma assieme a loro si terranno stretti tutti i passaggi di una giornata memorabile anche i Capitani Fausto Marionni (primo) e Roberto Menichetti (secondo), chiamati a guidare la città e ad indicare il cammino ai Ceri fin dai primi metri della corsa pomeridiana.
Dopo la mostra mattutina per le vie della città e il tradizionale pranzo della "Tavola bona" infatti, i Ceri posizionati sui "ceppi" di via Savelli della Porta verranno rialzati poco prima delle 18, quando la benedizione del vescovo Ceccobelli al termine della processione partita alle 17 dalla Cattedrale farà lanciare le tre macchine di legno giù per via Dante.
Dopo aver percorso in maniera vorticosa Corso Garibaldi, i Ceri affronteranno la "Calata dei Ferranti" dopo la sosta in fonda a via Cairoli, quindi sarà la volta del "mercato" e del quartiere di San Martino.
A quel punto, dopo un'altra sosta in cima a via dei Consoli, le tre macchine di legno saluteranno Piazza Grande e la città intera con le "birate" della sera, dando inizio all'ascesa verso la Basilica del Santo Patrono affrontando prima via XX Settembre e poi i due "bughetti".
L'ultima sosta precede il passaggio dei Ceri da Porta Sant'Ubaldo, una volta superata la quale rimarranno da percorrere solo gli stradoni del monte Ingino, dove gli sforzi dei ceraioli saranno portati al massimo grado, fino al momento in cui, nel chiostro della Basilica, i tre Ceri torneranno in posizione orizzontale per poi riprendere posto nella navata laterale della chiesa del Santo Patrono.
Le statuette dei Santi, lungo gli stradoni del monte Ingino, torneranno nella chiesetta dei Muratori "scortate" da tutto il popolo eugubino, che ridiscenderà in città sulle note di "o lume della fede" con l'animo fiero per aver vissuto un altro trionfo e il cuore pieno di emozioni da trasformare in allegria durante i canti e i balli della serata nella piazze del centro storico.
Dopodiché, ricomincerà l'attesa per il prossimo 15 maggio

Lorenzo Billi
Corriere dell'Umbria

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