martedì 12 maggio 2009

Presentato i restaurati ceppi dei Ceri

Tornano a risplendere i ceppi dei Ceri. É stato presentato ieri pomeriggio a Palazzo Pretorio il restauro di altri tre dei basamenti lignei sui quali vengono poggiati i Ceri in via Savelli della Porta, prima della Corsa del pomeriggio.
In tutto dodici, furono realizzati dal falegname Gaetano Agostinelli nel 1899 e ceduti al Comune nel 1907 per 120 lire.
Il desiderio dell'artefice era di dare una collocazione più nobile ai Ceri durante la sosta evitando di poggiarli per terra sui sassi.
Frutto della sua fantasia i sostegni sono l'uno diverso dall'altro, ma legati ai santi in maniera diretta.
Per il Cero di Sant'Ubaldo le opere rappresentano l'arte muraria: una torre rotonda, una quadrangolare, la torre campanaria del Palazzo dei Consoli e la cella campanaria della Cappella del Cimitero.
Per San Giorgio: tre barili con la bottiglia, il tamburo con le mazze e alabarda, picche e alabarda e la casina delle botteghe.
Infine per il Cero di Sant'Antonio: due tronchi di albero dei quali uno con la scritta "caccia riservata", il pagliaio, ed una casa colonica con la scritta "Predio vocabolo Monte Ingino".
L'idea di restaurarli è partita dall'assessorato alla cultura del Comune con l'intenzione di recuperare tutti i dodici basamenti, come ha spiegato ieri l'assessore Renzo Menichetti.
Un intervento necessario dato il loro stato di conservazione a causa dell'abitudine ogni anno di passare sui ceppi l'olio paglierino o il coppale.
L'intento era quello di proteggerli e renderli lucidi, ma una patina nera aveva ormai occultato il loro valore artistico e avevano perso le loro decorazioni originali.
Dopo l'intervento eseguito lo scorso anno che ha visto il recupero dei primi tre, uno per Cero (la torre rotonda, le picche e l'alabarda e la casa colonica), quest'anno sono stati restaurati la torretta campanaria, i tre barili con la bottiglia e il tronco con la scritta "caccia riservata".
A scoprirli i tre capodieci per il prossimo 15 maggio Luca Faccenda (Sant'Ubaldo), Roberto Traversini (San Giorgio) e Marco Cancellotti (Sant'Antonio) ieri pomeriggio nella Sala Trecentesca.
Una cerimonia alla quale sono intervenuti in tanti, presenti le autorità ceraiole e i capitani della Festa per il 2009, Fausto Marionni (primo capitano) e Roberto Menichetti (secondo capitano).
"Un recupero - ha spiegato l'assessore - non solo di valenza artistica, ma che ha dato ai basamenti stessi la memoria."
Anche i tre ceppi appena restaurati saranno portati, dopo la Corsa dei Ceri Mezzani, nel Museo delle Memorie Ubaldiane presso la Basilica di Sant'Ubaldo, nell'ottica della valorizzazione museale dei manufatti.
Ad eseguire l'intervento la ditta Co.Re.Ba. di Tiziana Monacelli e Vincenza Morena. Un lavoro certosino con la rimozione degli strati di coppale effettuata con il bisturi, a cui è seguita la disinfestazione e il riconsolidamento con legni di pari essenza.
L'intervento è costato 2.500 euro per ogni basamento, finanziato dal Comune e con il contributo della Regione di settemila euro
Anna Maria Minelli
Corriere dell'Umbria Lunedì 11 Maggio 2009

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