Aveva vent'anni e da autodidatta, seguendo una grande passione e mettendo tutta la creatività e l'estro che in molti gli riconoscevano, creò il primo esempio di ceramica artistica altotiberina.
Negli anni cinquanta, in un piccolo laboratorio di Selci nacque la "Ceramica Artigianale Tiberina". Oggi Baldo festeggia le ottanta primavere: non è più seduto al tornio ma dopo aver creato assieme a Carmelo Barrese e Giuliano Polti "La Castellana" vede nel nipote Marco Brozzi la sua stessa passione.
La Castellana è diventata grande e dopo aver esportato per anni in Europa e in America, l'anno scorso si fonde con il gruppo Polidori e diventa Ceramisia.
Bruno si guarda le mani e capisce che da quando scorrevano veloci nella creta, di strada ne hanno fatto parecchia; sorride alla vista del calendario che ritrae i trenta dipendenti.
Sono felici anche loro vestiti con un buffo cappello natalizio: hanno tra i venticinque i quarant'anni e tra pochi giorni, in piena recessione economica, vedranno firmato un contratto a tempo indeterminato.
Il tornio di Baldo è spento ma dal forno dell'azienda, un monostrato di 50 metri di lunghezza, l'unico applicato alla ceramica artigianale, escono la bellezza di 18 mila pezzi al giorno.
Un milione l'anno.
"Anche la mia era una media giornaliera di tutto rispetto"Baldo la ricorda bene: trenta pezzi rigorosamente fatti a mano: piccoli gioielli unici che Giuliano decorava e Carmelo, con uno spiccato gusto per il commercio, vendeva.
L'estro di un tempo oggi è declinato nelle solerti mani di tantissime giovani donne. La ceramica è femminile come lo sono la passione e la pazienza delle donne. Ne sa qualcosa Sandra, la figlia che seguì il padre in azienda dall'età di tredici anni. Lei oggi lo sorregge e lo farà anche quando alle 16 saranno in tanti a rendere omaggio al capostipite e ad un mestiere che si è fuso con l'arte.
Sessant'anni passati a vedere le sue creazioni a spasso per il mondo. Ottanta per capire che le sue mani verranno ricordate anche tra molti anni. Prima fu la Germania poi, il mercato Americano. Fu subito successo. Williams Sonoma e Crate & Barel vogliono l'esclusiva. Il prodotto è d'eccellenza e come tale viene riconosciuto ed acquistato oltreoceano. Tanti anni fa Baldo realizzo un famosa formella per la Moschea di Dubai. Gli arabi erano indecisi se scegliere il marmo; alla fine optarono per la durezza della pietra ma vi incisero il giglio tratteggiato dal ceramista altotiberino.
Gli americani - incalza Sandra - hanno scoperto il gusto di arredare una tavola e sono esigenti nello scegliere i pezzi più raffinati.
La crisi è arrivata anche in Altotevere ma tra i tanti, troppi, de profundis dell'artigianato, Ceramisia inverte la tendenza.
E da un segnale. Investe, assume, da garanzie al lavoratore. Una strategia di marketing che parte da lontano e, soprattutto, vuole arrivare lontano. Ne è convinto Federico Polidori dell'omonimo Gruppo. Ceramisia è la
"sintesi della perfetta fusione tra organizzazione imprenditoriale e maestranza artigianale."Polidori crede molto in questo progetto tanto che è il primo ad annunciare che tra poco meno di due mesi l'azienda si trasferirà nello stabile di Cerbara pronta a consolidarsi nel panorama nazionale ed internazionale del settore.
Perché la ceramica è parte integrante della storia dell'Altotevere. Basti pensare che la cava etrusca di Fighille già forniva la creta per il vasellame. Fin dal '500, come ricorda Magherini Graziani la tecnica dell' "engobbio bianco" era caratteristica delle maestranze locali.
Tecnica ripresa, rielaborata, e modernizzata prima da Baldinelli poi dagli eredi. Straordinario è che il prodotto, pur essendo industriale diventa di fatto un pezzo unico. Amatissimo dal pubblico. Lo dimostrano le centinaia di commissioni che ogni anno Ceramisia ottiene per illustri personaggi del mondo politico e culturale di tutti gli schieramenti politici.
E il mondo imprenditoriale è incuriosito, quasi attratto da questa azienda che dall'estro familiare e attraverso il sapiente apporto di un gruppo solido e di una moderna politica aziendale, ha saputo fare la differenza.
Sarà lo stesso ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola ad inaugurare il nuovo stabilimento di Cerbara.
Assieme a lui la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e tante altre personalità politiche.
Intanto Baldo si prepara a ricevere il riconoscimento per una lunga carriera. Ha gli occhi vispi per che sa che la sua creatura ha davanti a se una lunga strada. Spera sia costellata di successi. Dalle mani del sindaco Fernanda Cecchini riceverà oggi in fabbrica la targa che lo consacra primo artigiano ceramista della città.
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