domenica 12 aprile 2009

Carlo Vittorio Testi in mostra al Palazzo Ducale di Gubbio

Il Futurismo approda a Gubbio. Location esclusiva per l'evento Palazzo Ducale, dove ieri mattina è stata inaugurata la mostra
"Futurismo e altro nell'arte di Carlo Vittorio Testi 1902-2005."
Nato in provincia di Trento nel 1902 l'artista ha attraversato l'intero Novecento ed è scomparso nel 2005 all'età di 103 anni.
Gli ideali e le tragedie della prima guerra mondiale, l'impresa Dannunziana di Fiume, il Fascismo e Mussolini, il secondo conflitto mondiale e la ricostruzione dell'Italia.
"L'idea della mostra - ha spiegato il curatore dell'evento Enrico Battistoni - nasce dall'esigenza di far conoscere ad un pubblico più vasto un artista che ha attraversato tutto il Novecento.
Un pittore che non si è mai messo in risalto, ma un pittore di sostanza."
Lontano dai clamori, ma non per questo meno bravo e intenso dei più noti.
La sua prima formazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1932 vince ex equo con Mario Sironi una importante esposizione di pittura.
Tra il '29 e il '30 era stato a Parigi, in contatto con De Chirico e Picasso.
"Un pittore sempre capace di raccogliere le tendenze artistiche e culturali contemporanee."
Sono 100 i pezzi in mostra, una sorta di sintesi della sua attività.
Una selezione non facile tra un repertorio di oltre 250 opere, ha spiegato Battistoni.
Perché è stata scelta Gubbio per raccontare Testi?
"Il Palazzo Ducale si presta ad accogliere le sue opere, dove in spazi ampi, trovano una loro dignità, giusta collocazione e illuminazione.
Ricordiamo che il maestro amava tenere le sue opere all'aperto.
Il contesto architettonico di questo palazzo si sposa all'opera di Testi che ha sempre mantenuto la sua dimensione classica."
Anche a Riolo Terme, città nel ravennate nella quale il pittore ha vissuto per anni, quando nel 2000 gli è stata dedicata una mostra retrospettiva, l'esposizione è stata ospitata presso la rocca trecentesca.
Materiali ricorrenti utilizzati dall'artista la pietra lavica e la carta pesta.
Materiali deperibili e che segnano il loro passaggio nel tempo con la loro naturale corrosione.
In mostra bozzetti, disegni, copertine e proiezioni di alcuni manifesti.
È il periodo futurista e di grafico illustratore che coincide con la sua adesione al fascismo.
Poi una sintesi delle opere pittoriche e delle sculture eseguite nel periodo parigino, chiaro l'influsso di de Chirico, Sironi e Prampolini.
Infine la ricerca dell'ideale classico di bellezza alla quale Testi ha dedicato gran parte della sua carriera artistica. L'esposizione, patrocinata dal Comune di Gubbio e dal ministero per i Beni e le Attività culturali, rimarrà aperta sino a lunedì 11 maggio tutti i giorni dalle 10 alle 18

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