"Futurismo e altro nell'arte di Carlo Vittorio Testi 1902-2005."Nato in provincia di Trento nel 1902 l'artista ha attraversato l'intero Novecento ed è scomparso nel 2005 all'età di 103 anni.
Gli ideali e le tragedie della prima guerra mondiale, l'impresa Dannunziana di Fiume, il Fascismo e Mussolini, il secondo conflitto mondiale e la ricostruzione dell'Italia.
"L'idea della mostra - ha spiegato il curatore dell'evento Enrico Battistoni - nasce dall'esigenza di far conoscere ad un pubblico più vasto un artista che ha attraversato tutto il Novecento.Lontano dai clamori, ma non per questo meno bravo e intenso dei più noti.
Un pittore che non si è mai messo in risalto, ma un pittore di sostanza."
La sua prima formazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1932 vince ex equo con Mario Sironi una importante esposizione di pittura.
Tra il '29 e il '30 era stato a Parigi, in contatto con De Chirico e Picasso.
"Un pittore sempre capace di raccogliere le tendenze artistiche e culturali contemporanee."Sono 100 i pezzi in mostra, una sorta di sintesi della sua attività.
Una selezione non facile tra un repertorio di oltre 250 opere, ha spiegato Battistoni.
Perché è stata scelta Gubbio per raccontare Testi?
"Il Palazzo Ducale si presta ad accogliere le sue opere, dove in spazi ampi, trovano una loro dignità, giusta collocazione e illuminazione.Anche a Riolo Terme, città nel ravennate nella quale il pittore ha vissuto per anni, quando nel 2000 gli è stata dedicata una mostra retrospettiva, l'esposizione è stata ospitata presso la rocca trecentesca.
Ricordiamo che il maestro amava tenere le sue opere all'aperto.
Il contesto architettonico di questo palazzo si sposa all'opera di Testi che ha sempre mantenuto la sua dimensione classica."
Materiali ricorrenti utilizzati dall'artista la pietra lavica e la carta pesta.
Materiali deperibili e che segnano il loro passaggio nel tempo con la loro naturale corrosione.
In mostra bozzetti, disegni, copertine e proiezioni di alcuni manifesti.
È il periodo futurista e di grafico illustratore che coincide con la sua adesione al fascismo.
Poi una sintesi delle opere pittoriche e delle sculture eseguite nel periodo parigino, chiaro l'influsso di de Chirico, Sironi e Prampolini.
Infine la ricerca dell'ideale classico di bellezza alla quale Testi ha dedicato gran parte della sua carriera artistica. L'esposizione, patrocinata dal Comune di Gubbio e dal ministero per i Beni e le Attività culturali, rimarrà aperta sino a lunedì 11 maggio tutti i giorni dalle 10 alle 18
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