mercoledì 1 aprile 2009

Riconversione del Tabacco?

Riconvetire il settore tabacchicolo si o no? Questo momento di grave crsi economica, che investe un po' tutti i settori, deve far cambiare marcia e strategia anche al questo comparto? Interrogativi ai quali ha cercato di dare una prima riposta un interessante convegno promosso da Cloe Altotevere. "Coltivare le idee nonostante la crisi": questo il tema del convegno sulle prospettive dell'agricoltura altotiberina, aperto dalla relazione di Angelo Frascarelli, docente universitario ed esperto di economia dei mercati, il quale ha sottolineato
"l'importanza di investire nell'innovazione, di vedere la crisi come una opportunità anziché come una minaccia, creando una rete di collaborazioni fra le imprese, le istituzioni e contesti, che permettano al territorio di fare squadra."
Enrico Brugnoli, ricercatore Cnr, ha illustrato alcune interessanti opportunità innovative per il settore agroalimentare, con particolare riguardo alle agroenergie e alla tracciabilità dei prodotti di qualità, fattori determinati sul versante della redditività.
Stefano Briganti, consigliere comunale tifernate e funzionario del Parco tecnologico agroalimentare, è tornato sulle opportunità legate all'innovazione, oggetto di misure specifiche e molto vantaggiose nei programmi regionali di finanziamento, soprattutto nell'ottica di riconversione delle aziende tabacchicole.
Briganti, a tale proposito, ha avanzato la proposta di creare in Alto Tevere un laboratorio sperimentale a cielo aperto per le macchine agricole, che possa essere di supporto anche alle numerose aziende metalmeccaniche, presenti nel territorio altotiberino.
Giuliano Smacchia, nella sua veste di presidente del Consorzio Regionale Fidi, ha parlato delle politiche del credito nel frangente recessivo, illustrando le iniziative mirate a sostenere le aziende sia dal punto di vista della liquidità che degli investimenti.
Il convegno si è chiuso con l'intervento dell'assessore allo Sviluppo Economico del comune di Città di Castello Domenico Duranti, il quale ha evidenziato
"i limiti e l'inadeguatezza della politica attuata dal governo nazionale per dare risposte alla crisi, evidenziando nel contempo l'impegno delle istituzioni locali per ricercare insieme a tutti i soggetti attori del mondo economico idee e proposte per il nostro territorio."
Luogo comune di elaborazione e progetto per Duranti potrebbe divenire il "Consorzio Valtiberina Produce", elemento di riferimento per cui è nato, come luogo di raccordo, di promozione, di incubazione di politiche e servizi a favore di tutta la realtà produttiva altotiberina.
Mauro Bacinelli, rappresentante locale della Fondazione Cloe e moderatore dell'iniziativa,
"abbiamo deciso di aggiornare la discussione per completare il confronto su un tema che con tutta evidenza è rispondente alle esigenze e alle difficoltà di prospettiva che, in un momento di incertezza e di crisi, sono comuni e diffuse tra gli operatori economici.
D'altronde l'agricoltura a livello locale è troppo importante"
P.P.
Corriere dell'Umbria Mercoledì 1° Aprile 2009

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