lunedì 20 aprile 2009

La croce di Monte Acuto compie 75 anni

Domenica 26 aprile sarà celebrato il 75esimo anniversario dell'installazione in cima a Monte Acuto della storica croce, che ricorda i caduti della prima guerra mondiale.
La manifestazione è promossa dall'associazione culturale "Amici di Monte Acuto e Monte Corona." La celebrazione è stata presentata al ristorante "La cantina di Nunzio" alla presenza del presidente del consiglio comunale di Umbertide Mario Modestini, la geologa Barbara Giammartini, il direttore della banda "Città di Umbertide" Galliano Cerrini e il presidente dell'associazione "Monti del Tezio" Lino Gambari.
L'escursione per raggiungere a piedi la croce inizierà alle 9 dal ristorante "La cantina di Nunzio".
Alle ore 11, in cima, alla presenza della banda verranno anche ricordati i caduti umbertidesi della guerra 1915-18. Alle ore 13.30 il pranzo presso "La cantina".
"Questa iniziativa - ha detto il presidente Renzo Renzini - intende anche valorizzare e far conoscere agli umbertidesi e ai turisti la nuova e ben articolata rete di sentieri realizzata recentemente dall'amministrazione comunale nel territorio di Monte Acuto e Monte Corona."
La croce in ferro posta in cima a Monte Acuto di Umbertide è alta 10,5 metri e larga 5,4. É una delle più maestose croci a traliccio dell'Umbria. Fu voluta da un comitato di umbertidesi presieduto da don Francesco Corradi, parroco di Romeggio. Nelle intenzioni doveva essere inaugurata il 4 novembre 1933 in occasione del 15esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, ma fu rinviata al 21 aprile 1934, a causa del prevedibile maltempo che avrebbe ritardato le operazioni di montaggio sul posto e reso difficile ogni cerimonia pubblica.
La lapide posta alla base della croce riporta testualmente:
"a ricordo dell'Anno Santo 1933-1934 e dei caduti in guerra 1915-1918 il popolo di Umbertide eresse."
La croce fu voluta non solo dal parroco, ma da tutto il popolo per ricordare gli umbertidesi morti a causa del primo conflitto mondiale: oltre 260 uomini su una popolazione complessiva di meno di 15mila abitanti.
La lapide è molto semplice e priva di qualsiasi enfasi o riferimento tipico del regime fascista. Successivamente la croce fu presa come punto di riferimento per la consegna delle tessere del partito fascista alle persone un po' "restie" all'adesione: dopo una opportuna operazione di persuasione il "candidato" doveva recarsi, ovviamente a piedi, presso la croce per ritirare la tessera e "dissetarsi" con un bel bicchiere di olio di ricino.
Certo, questi spiacevoli ricordi hanno offuscato il vero significato della croce agli occhi di molti umbertidesi.
Testimonianza ne è il fatto che anche la lapide della croce, come tutte quelle lapidi volute per celebrare il regime di quei tempi, fu fatta a pezzi.
Che significato ha questo 75esimo anniversario dell'inaugurazione della croce? Renzo Renzini risponde:
"Deve servirci a ricordare che la croce è un monumento ai caduti della prima guerra mondiale, mai celebrato nelle ricorrenze ufficiali, forse perché non realizzato dalle autorità, ma voluto da un parroco di campagna e dal popolo di Umbertide o forse solo perchè non facile da raggiungere.
La giornata inoltre sarà l'occasione per spaziare con gli occhi sulla vallata del Tevere, sulle colline di San Lorenzo e San Benedetto, su Civitella Ranieri, su Monte Corona, sulla piana del Nese, sulla pineta di Preggio e sulla valle del Niccone, cogliendone al contempo la bellezza e la necessità di tutela e valorizzazione.
É poi per i cristiani l'occasione per riflettere sul senso del Crocifisso"
Corriere dell'Umbria Venerdì 17 Aprile 2009

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