È quello che è stato presentato nella sala consiliare da un gruppo gualdese che, partendo dal social network gualdese (gualdotadino.ning.com) ha lanciato questa proposta: fare di Gualdo Tadino una città sostenibile secondo quanto previsto dagli obiettivi europei.
Gt2020, il nome, e a spiegarne i contenuti agli assessori regionali Bottini e Giovannetti, Roberto Santinelli, fisico gualdese che lavora al Cern, Simone Cappellini, gualdese che lavora a Modena nel mondo informatico, e Francesco Castellani, che ha seguito le vicende dell'eolico gualdese.
È stato comunque il sindaco Scassellati a fare gli onori di casa, introducendo le tematiche e sottolienando come nei giorni scorsi è stata firmata l'adesione di Gualdo al Convenant dei sindaci, il patto che regola il progetto 2020.
Nel suo intervento il sindaco si è richiamato ai progetti sull'eolico gualdese e al bando sul fotovoltaico, ma ha anche affermato che rispetto all'inizio del mandato, cinque anni fa, lo scenario è cambiato e il progetto Gt2020 nasce anche per superare le difficoltà del passato.
Un progetto Gt2020 che ha sicuramente colpito i due amministratori regionali che hanno sottolineato la bontà della scelta di Gualdo Tadino di aderire al progetto 2020.
L'assessore all'Ambiente Bottini ha anche ribadito le difficoltà legislative a livello nazionale. Sull'eolico ha detto Bottini siamo fermi alle due pale di Fossato di Vico, mentre l'unico parco eolico di San Giustino sta trovando difficoltà con la Sovrintendenza.
Comunque da parte di Bottini è giunto lo sprone ad andare avanti sul filone del 2020, una strada che anche la Regione ha intrapreso e sui punta mettendo a disposizione qualcosa come 54milioni di euro per sfruttare le possibilità delle energie alternative.
Gli ha fatto eco l'assessore allo Sviluppo economico Giovannetti che ha annunciato che sono in arrivo da parte del Governo le linee guida attuative del progetto 2020.
Giovannetti ha affermato di aver ascoltato cose interessate, da approfondire, invitando comunque a evitare percorsi e progetti che cozzano con leggi esistenti.
L'assessore regionale allo Sviluppo economico ha parlato anche della possibilità di mettere in campo progetti caratterizzanti, cioè che ipotizza in alcune zone della città o in aree specifiche la possibilità di produrre energia solo da fonti rinnovabili
Corriere dell'Umbria Domenica 3 Maggio 2009
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